Altinum ha finalmente di nuovo volto e a ricostruirlo sono stati ricercatori italiani. La città romana, da molti considerata l'"antenata" di Venezia, è stata infatti riportata alla luce grazie ad un'equipe di ricercatori dell'Università di Padova. In un articolo pubblicato sul Science, i ricercatori mostrano la mappa e la topografia di una città dalla lunga storia. "Le nostre immagini mostrano la città all'epoca del suo abbandono, nel 7° secolo, ma Altinum è molto più antica di quell'epoca" ha detto Paolo Mozzi del dipartimento di Geografia dell'Università di Padova, che ha preso parte alla ricerca. "La città risale all'Età del Ferro ed è stata abitata dagli antichi Veneti fin dal primo millennio avanti Cristo. I Romani l'hanno resa un importante crocevia commerciale lungo la Via Annia". La città è stata poi abbandonata, e i suoi abitanti hanno fondato successivamente Venezia. "In un certo senso, il suo abbandono è stato una fortuna" ha spiegato Mozzi. "Nessun centro medievale o successivo l'ha coperta, ed essa si è preservata intatta da allora". Il progetto di visualizzare la mappa di Altinum fa parte di un progetto più grande della valorizzazione della Via Annia, che coinvolge la Regione Veneto, la Sovraintendenza ai Beni Ambientali del Veneto ed il Museo Nazionale di Altino. "Vedere come appariva Altinum è solo una prima tappa" ha detto Mozzi. "I lavori di studio sul territorio procedono". Per quanto riguarda gli scavi per riportare alla luce la città romana, Mozzi ha spiegato che "si tratta di una questione onerosa e problematica, una grande responsabilità. Il nostro lavoro, in quanto geomorfologici, è quello di ricostruire il paleoambiente, cioè come appariva il territorio nelle epoche passate. Gli scavi esulano dalle nostre competenze, e sono compito dei Beni Culturali". Secondo Mozzi, Altinum sta bene sepolta sottoterra. "Tuttavia" ha aggiunto "se qualcuno vorrà tirarla fuori, grazie al nostro lavoro saprà dove scavare".