Asi bandisce concorso per nome e logo della missione STS-134
Scritto da Agenzia Spaziale Italiana   
Martedì 22 Dicembre 2009 12:54

Sara' la fantasia di un bambino a dare un nome e un logo alla missione dello Shuttle Discovery, in sigla STS-134. Missione che vedra' l'Italia protagonista con l'astronauta del corpo ESA (agenzia spaziale europea) Roberto Vittori e l'importante laboratorio scientifico AMS (Alpha Magnetic Spectrometer).
L'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ha deciso di offrire ai piu' giovani il privilegio di concepire un nome e un logo rappresentativi della missione. Per questo, l'Asi ha bandito un concorso nazionale a premi, intitolato 'Disegna e Designa' riservato agli studenti di quarta e quinta elementare, di prima, seconda e terza media. Le migliori idee per il nome e per il disegno della missione STS-134 saranno premiate con un viaggio al Kennedy Space Center. I quattro vincitori (i primi due classificati per ogni categoria) potranno assistere al lancio dello Shuttle. Ai terzi classificati andra' un PC portatile con stampante laser. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte e' l'11 gennaio 2010. Una Commissione sceglierà il nome e il disegno che meglio rappresentano la missione STS 134, prevista per la meta' del 2010.
Il volo vedra' la partecipazione del colonnello pilota dell’aeronautica militare Roberto Vittori, il primo italiano a raggiungere per la terza volta la Stazione spaziale internazionale e unico astronauta tricolore ad aver raggiunto lo spazio sia tramite la capsula russa Soyuz (nelle due precedenti missioni, Marco Polo nel 2002 ed Eneide nel 2005), e con lo Space Shuttle (appunto, nella missione STS-134). Lo Shutlle Discovery portera' in orbita anche AMS, un sofisticato laboratorio di ricerca scientifica che si spera possa risolvere l'enigma della materia oscura nell'Universo. AMS, realizzato col fondamentale contributo dell'Italia, con il 25 per cento dei finanziamenti totali, studiera' i raggi cosmici in cerca di tracce di antimateria e l'inafferrabile materia oscura. Agenzia Spaziale Italiana e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) sono responsabili della realizzazione dei principali strumenti di bordo e collaborano a questo progetto dal 1995.

 












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