Asi stanzia circa 500 mila euro per esplorazione Luna e Marte
Scritto da Valentina Arcovio   
Mercoledì 18 Novembre 2009 18:33

L'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ha stanziato poco meno di 500 mila euro per il progetto 'Cosmic' che ha lo scopo di progettare e testare in un anno nuovi processi per l'esplorazione umana della Luna e di Marte.
La sfida e' quella di sviluppare, anche con l'ausilio di reazioni chimiche che si autopropagano in gravita' ridotta, come ad esempio su Marte e sulla Luna, nuovi processi per l'esplorazione umana dello spazio. L'obiettivo, invece, e' quello di consentire alle missioni spaziali con presenza umana di estrarre e utilizzare le risorse reperibili sul posto  (Luna o Marte, appunto), come ossigeno e azoto, essenziali per la sopravvivenza umana e, senza doversi equipaggiare  con scorte abbondanti a bordo, oltre a realizzare materiali e strumenti da utilizzare come 'cassette degli attrezzi' per intervenire su piattaforme orbitanti, senza dover necessariamente ritornare a Terra.
Non e' la sceneggiatura di un film di fantascienza, ma la carta d'identita', in estrema sintesi, del  progetto COSMIC -  Combustion Synthesis under Microgravity Conditions – che sara' sviluppato in Italia presso l'Universita' di Cagliari, con il coinvolgimento del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Materiali, dove opera Giacomo Cao, coordinatore del progetto. I partner coinvolti, oltre all'Asi e al Dipartimento Energia e Trasporti del Consiglio nazuionale delle ricerche (Cnr) con l'Istituto per l'Energetica e le Interfasi, sono: il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna (CRS4), l'Istituto tecnico Industriale 'Enrico Fermi' di Cosenza, COREM Srl, Esplora Srl e SpaceLand Srl. Si tratta del primo progetto italiano finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana nel settore  dell'esplorazione spaziale umana. L'ASI, il cui responsabile di programma e'  Andrea Lorenzoni, ha stanziato poco meno di 500 mila euro per un anno, finalizzati allo sviluppo di  tecnologie innovative non solo per l'esplorazione umana, ma principalmente per il trasferimento tecnologico a supporto di numerose attivita' terrestri, in cui sono attese ricadute importanti mediante la propagazione dell'investimento odierno La ricerca del progetto COSMIC prevede anche un intenso impegno nell'analisi sia delle caratteristiche chimico-fisiche e strutturali dei prodotti ottenibili con i processi sviluppati, sia di parametri quali la composizione della miscela dei reagenti impiegati, o le dimensioni delle particelle di questi ultimi.
L'obiettivo atteso e' verificare ad esempio se la soppressione di fenomeni di sedimentazione e galleggiamento in condizioni di assenza di gravita' possa portare a sviluppare processi i cui prodotti finali presentino caratteristiche microstrutturali, meccaniche e termofisiche uniche  o superiori rispetto  agli analoghi realizzati in gravita' terrestre. In sostanza a capire 'come' e 'quanto' siano diversi  i processi e i relativi prodotti in assenza di gravita'. Sono pianificati, in supporto al progetto voli parabolici finanziati per la prima volta da ASI. La partecipazione al programma della scuola ITIS di Cosenza valorizza le iniziative giovanili per le attivita' spaziali italiane. Sul fronte dell'innovazione tecnologica, verranno presi in considerazione i settori di applicazione che la NASA ha definito con gli acronimi  ISFR  - In  Situ Fabrication and Repair -  e ISRU - In Situ Resource Utilisation. Con riferimento a quest'ultimo, la possibilita' di estrarre risorse in situ, quali l'ossigeno e l'azoto, consentira' di acquisire più gradi di liberta' sia nella programmazione sia nella gestione delle future missioni spaziali.

 

 












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