"Minuetto Astronomico" in scena sabato a Frascati
Scritto da Valentina Arcovio   
Mercoledì 16 Settembre 2009 15:36
Una favola musicale, una lezione di astronomia, una proiezione di meravigliose immagini provenienti dai piu' potenti telescopi del mondo, la storia di come l'uomo abbia cercato di comprendere se stesso e l'universo. Una sorta di 'Minuetto Astronomico', un esperimento a meta' tra seria lezione e scherzoso spettacolo, in cui due scienziati-attori-musicisti coinvolgono la platea nell'avventura della scoperta del cosmo.  Lo spettacolo, realizzato dall'Associazione FormaScienza in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), andra' in scena il 19 settembre alle ore 21 a Frascati, alle Scuderie Aldobrandini, nell'ambito della quarta edizione della Settimana della Scienza.
Con la proiezione di immagini sul fondale e la spiegazione-azione sul palco, che coinvolge direttamente anche gli spettatori, 'Minuetto Astronomico' si rivolge in particolare ai bambini e ai ragazzi delle scuole. I diversi livelli di lettura rendono la lezione-spettacolo comprensibile ai piu' piccoli e allo stesso tempo interessante per gli adulti. Il lavoro dello scienziato e' spesso molto vicino al gioco di un bambino. Le parole della scienza, tra poesia e rigore, diventano metafore sottili che solo un bambino puo' comprendere.  Molto piu' rilassati degli adulti nel giocare con le forme della geometria e con i misteri del cosmo, spregiudicati nell'assimilare a proprio modo i paradossi.
Organizzato come uno spettacolo teatrale, con due scienziati-attori-musicisti sul palco e una scenografia video, il 'Minuetto Astronomico' ha diversi livelli di lettura. Come spettacolo, e' una favola musicale in cui i diversi personaggi storici (Erastostene, Aristotele, Tolomeo, Copernico, ecc.) si susseguono e discutono tra loro. Come lezione, il 'Minuetto Astronomico' e' il risultato di due anni di ricerca didattica di formaScienza: l'idea e' di portare gli studenti-spettatori a ragionare sul rapporto tra osservazione e teorie scientifiche, sul carattere non definitivo di tali teorie e sul significato di scienza come modello della realta'. Questo tipo di ragionamento rappresenta uno stimolo a guardare le cose con occhi diversi: in un'epoca in cui siamo abituati a dare tutto per scontato, impariamo a farci le domande, invece di prendere per oro colato le risposte.
Si parte dalla terra piatta che si vede guardando l'orizzonte e ci si domanda come si fa a capire che la terra e' rotonda; si passa quindi a osservare il cielo a occhio nudo per vedere i movimenti dei corpi celesti: si identificano sole, luna, pianeti e 'stelle fisse', caratterizzati da particolari spostamenti. A questo punto si presenta il modello di Tolomeo, con i suoi successi e i suoi limiti, per passare poi a Copernico e a Keplero-Newton, cercando ogni volta di motivare questi difficili cambiamenti di paradigma. Si passa quindi a osservare meglio queste 'stelle fisse' per scoprire che sono tutt'altro che corpi puntiformi, trovando stelle doppie, galassie, quasar, buchi neri. Spingendosi ai limiti dell'universo ci si spinge anche indietro nel tempo, andando a 'guardare' i primi minuti successivi al big bang.
L'idea e' di far ripercorrere allo studente la storia delle nostre idee sul cosmo per far capire come si costruisce una teoria scientifica. Trattando dell'evoluzione della capacita' dell'uomo di osservare l’Universo, si dedica uno spazio speciale ad AGILE, una missione dell'Asi della quale vengono approfonditi obiettivi scientifici e di ricerca.
 












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