Dalla Cina "buco nero" in miniatura
Giovedì 15 Ottobre 2009 17:06
Un "buco nero" in miniatura, capace di assorbire la luce circostante, è stato sviluppato per la prima volta dai ricercatori della Southeast University in Nanjing, Cina. L'apparecchio, che utilizza le frequenze delle microonde, era stato inizialmente concepito da due ricercatori americani della Purdue University in West Lafayette, Indiana, ma sono stati Jun Cui e colleghi a mettere in pratica il progetto. "Il principio su cui si basa l'apparecchio è lo stesso dei buchi neri delle profondità del cosmo. La luce viene attratta al suo interno dalla forte gravità" ha spiegato Cui. "Per piegare i raggi di luce in maniera simile, l'apparecchio sfutta una struttura costituita cilindro coperto da un guscio di anelli concentrici". Questi anelli hanno una complessa struttura simile a quella di un circuito. Le sue caratteristiche cambiano gradatamente dall'esterno verso l'esterno. 40 anelli servono ad assorbire la luce, mentre i 20 più interni la intrappolano per non farla uscire. "Quando un raggio incidente colpisce la struttura, l'onda luminosa viene intrappolata e guidata dalle regioni più esterne a quelle più interne" ha detto Cui. "Da qui non può più uscire, e viene trasformata in calore". Evgenii Narimanov, ricercatore che per primo a teorizzato la possibilità di un simile buco nero in miniatura, si è detto "sorpreso" al fatto che Cui e colleghi siano riusciti a costruirlo così presto. "Una simile tecnologia potrebbe permetterci presto di catturare la luce visibile, portando a nuovi modi di ottenere energia solare e generare elettricità" ha detto Cui.
 












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