Anche la Loggia di Raffaello alla Mostra Amore e Psiche a Castel Sant’Angelo |
Scritto da Renata Palama |
Mercoledì 28 Marzo 2012 17:48 |
Roma - Com’è possibile trasportare una Loggia di dimensioni ragguardevoli all’interno di una esposizione di arte? Con le più moderne tecnologie ciò è possibile. La bellezza di circa duecento specie botaniche, gli arazzi, i festoni, le rappresentazioni del Concilio degli Dei del Convito nuziale, i putti rappresentati della Loggia di Raffaello “Amore e Psiche”, di Villa Farnesina a Roma si possono ammirare in tutta la loro interezza, perfezione e bellezza in una mostra a Castel Sant’Angelo. L’esposizione, molto elegante dell’allestimento, è intitolata “La Favola di Amore e Psiche. Il mito nell’arte dall’antichità a Canova” e tra i capolavori presenti provenienti da varie collezioni - dipinti, disegni, sculture, incisioni, arazzi e terracotte – spicca la riproduzione in 3D realizzata da ENEA con il Radar Topologico a Colori. La loggia riprodotta fu affrescata da Raffaello nel 1518 ed occupa i 96 m2 della superficie della volta. Rappresenta la storia esemplare di Psiche e del trionfo dell’amore. Commissionata dal facoltoso banchiere Agostino Chigi per le sue nozze, la loggia è -grazie a questa ricostruzione – quanto mai godibile dal pubblico. Si possono apprezzare particolari altrimenti non percepibili. Giorgio Fornetti, fisico dell’Unità Tecnica Sviluppo di Applicazioni delle Radiazioni, appassionato di arte ha spiegato che per completare l’intera scansione sono stati necessari 4 giorni interi di lavoro da una distanza del puntamento di 8 metri. L’immagine ottenuta presenta una densità di punti pari a circa 300 Megapixel che corrisponde ad una risoluzione 25 volte superiore a quella di una fotocamera reflex da 12 Megapixel.
Il Radar Topologico offre sorprendenti risultati dal punto di vista della risoluzione e dell’apparato ottico che ne permette anche una misura differenziale di colore dei pigmenti a distanze di decine di metri e attualmente rappresenta il risultato più avanzato nel campo della ricerca e sviluppo di dispositivi opto-elettronici a laser per la diagnostica remota non invasiva dei beni artistici. Questa tecnologia permette di scansionare grandi superfici di opere d’arte, spesso uniche e intrasportabili, situate su pareti e soffitti ad altezze elevate, che possono essere ricostruite in digitale e riprodotte in 3D per offrire ai visitatori una suggestiva visione dell’opera e agli esperti uno strumento per l’approfondimento della conoscenza dell’opera. Questa tecnologia è già stata impiegata per lo studio di altri spaccati del nostro patrimonio artistico: la Cappella Carafa, presentata alla Mostra del ‘400 al Museo del Corso nel 2009, la Cappella Sistina e la stessa Loggia di Amore e Psiche alla Mostra del ‘500 a palazzo Sciarra di via del Corso a Roma e dell’Oratorio di San Pietro Martire dei fratelli Torresani a Rieti. Il dottor Fornetti afferma che il sistema potrebbe essere utilmente utilizzato anche per scopi didattici e di valorizzazione delle opere d’arte in modo che la fruizione risulti particolarmente efficace anche lontano dai luoghi deputati e che con strumenti software opportuni questi risultati possano anche essere divulgati via rete.
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