ProgettoUe punta a migliorare la sicurezza stradale
Scritto da Valentina Arcovio   
Mercoledì 26 Agosto 2009 13:32
Una tecnologia di sistemi cooperativa per rilevare in anticipo situazioni potenzialmente pericolose. E' così che 'Safespot', progetto finanziato dall'UE con 21 milioni di euro, intende migliorare la sicurezza sulle strade. A dedicare al progetto un servizio è stato il notiziario Cordis.
Safespot sta sviluppando questa tecnologia usando infrastrutture e veicoli per comunicare informazioni riguardanti la sicurezza. Il "Safety margin assistant" del progetto incrementerà le informazioni a disposizione dei guidatori sull'ambiente circostante.
Tra il 1970 e il 2000 traffico sulle strade europee si è triplicato e ogni anno sulle strade 40 mila persone muoiono e 1,7 milioni rimangono ferite. La perdita economica è sui 160 miliardi di euro.
I partner di Safespot credono che riunire dati provenienti da sensori stradali, autocarri e automobili aiuterà significativamente la prevenzione di incidenti e contribuirà a una migliore conoscenza di come evitare situazioni che mettono in pericolo la vita in presenza di ghiaccio sulla strada, per esempio. Offrendo avvertimenti e consigli ai veicoli in avvicinamento, sia attraverso segnali al margine della strada o direttamente a unità di bordo, i guidatori avranno il tempo in più di cui hanno bisogno per proteggersi.
"Siamo già molto avanti nello sviluppo di questa tecnologia", ha spiegato Carl Johan Almqvist della Volvo, un partner di Safespot.
Lanciato nel 2006, Safespot riunisce 51 partner provenienti dal mondo accademico, dal settore industriale e dall'amministrazione stradale in 12 paesi europei. Questa ricerca viene condotta in sei centri di collaudo regionali. I membri del consorzio credono che la telematica (l'uso integrato di telecomunicazioni e informazione) permetterà ai veicoli di diventare più "intelligenti".
Oggigiorno i veicoli usano il sistema di posizionamento globale (GPS) per migliorare le proprie capacità di navigazione e sistemi basati su telecamere facilitano il cambio di corsia. Safespot mira ad aiutare i veicoli a comunicare l'uno con l'altro usando la telematica nei loro sistemi "vehicle-to-vehicle" (V2V), che sono attualmente in corso di sviluppo. Secondo i partner, il progetto ha in programma anche di lanciare il sistema "vehicle-to-infrastructure" (V2I), che stabilisce un sistema di supporto per la guida il quale aumenta la sicurezza attiva.
"Questo aprirà le porte a una generazione completamente nuova di soluzioni di sicurezza per prevenire gli incidenti," ha detto Almqvist.
Dal momento in cui il progetto è stato lanciato i partner hanno definito e testato una serie di applicazioni in-vehicle, tra le quali avvisi di condizioni stradali non ottimali e di imminenti scontri frontali. Allo stesso tempo hanno sviluppato applicazioni basate sulle infrastrutture, come la creazione di margini di sicurezza per veicoli di salvataggio di emergenza.
In breve, sono tre le tecnologie innovative che formano la base del sistema cooperativo di Safespot: localizzazione cooperativa precisa, carte locali dinamiche e reti di comunicazione ad hoc.
"Lo scopo è quello di determinare la posizione con tale precisione che il margine di errore sia inferiore a un metro," ha commentato Johan Fjellström, project manager per il settore Safespot gestito da Volvo Technology.
Fjellström ha ribadito che bisogna completare un'analisi profonda prima della fine del progetto l'anno prossimo. "È necessario ottenere una massa sufficiente perché tutto ciò funzioni", ha detto. "I clienti - ha continuato - devono inoltre beneficiare immediatamente dalle soluzioni. Il concetto di sistema cooperativo sembra molto promettente e offre molti vantaggi importanti".
Safespot è coordinato dal gruppo italiano Centro Ricerche Fiat ScpA e tra i suoi partner sono presenti Continental (Germania), il Centro di ricerca e tecnologia (Grecia), la Budapest University of Technology and Economics (Ungheria), l'Amministrazione stradale svedese (Svezia) e l'Organizzazione dei Paesi Bassi per la ricerca scientifica applicata.
 












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