Schermi 3D senza gli occhiali in corso di sviluppo
Giovedì 11 Giugno 2009 14:29

Schermi in 3D che non richiedono gli appositi occhiali potrebbero essere presto sviluppati e commercializzati, aprendo la strada a centinaia di nuove applicazioni. Una nuova tecnologia per schermi che diano immagini a tre dimensioni ad altissima definizione visibili senza gli scomodi occhiali 3D è in corso di sviluppo da parte di ricercatori europei. Finora per ottenere un'immagine tridimensionale era necessario indossare gli occhiali o muovere la testa per ottenere l'effetto desiderato, oppure si potevano ottenere olografie statiche.

Il passo avanti nella tecnologia delle immagini è dovuto a due progetti finanziati dall'Unione Europea, l'HOLOVISION, conclusosi lo scorso aprile, e il suo successiore OSIRIS. "Lo scopo principale del progetto" spiega Ákos Demeter della Holografika, azienda ungherese partner di entrambi i progetti, "era quello di produrre immagini ad altissima definizione in 3D. Abbiamo unito un software sofisticato, un gruppo di nove computer all'avanguardia e tecniche di proiezione olografica per ottenere i nostri scopi. I risultati sono stati sorprendenti; un prototipo di OSIRIS è stato già presentato a Londra durante l'ICT 2008, ed ha impressionato abbastanza da farci vincere il secondo premio per Migliore Presentazione"

Il sistema è attualemente capace di dare immagini ad una risoluzione di 100Megapixel, 10 volte superiore rispetto ai normali schermi HD oggi in commercio. Le immagini vanno a 25 frames al secondo e sono a 6 colori invece del classico RGB (rosso, verde e blu). Utilizzando scale di grigio invece che i colori, i ricercatori hanno portato la risoluzione a 300Megapixel. OSIRIS punta al grande schermo, per proiezioni cinematografiche in 3D ad alta qualità d'immagine. Il prototipo in sviluppo è uno schermo di 1,7 metri per 3 metri, spesso al massimo 20 pollici. Permette di ottenere un'illuminazione degli oggetti proiettati più naturale, affaticando di meno il cervello rispetto alle attuali proiezioni 3D.

"E' come guardare attraverso una finestra" ha detto Demeter. "Ci si può muovere attorno allo schermo ed ottenere sempre la stessa immagine, cambiandone la prospettiva". Per Zsuzsa Dobranyi, direttore delle vendite della Holografika, "le potenziali applicazioni sono innumerevoli. Addestramento militare più verosimile grazie a proiezioni 3D che rimpiazzino le attuali due dimensioni. Videogiochi, con piccole stanze di gioco nelle quali ci si può muovere ed interagire con gli oggetti 3D senza affaticare il cervello: siamo già in corso di trattativa con delle compagnie per un gioco di golf in 3D, potrebbe essere pronto in un anno. Altre applicazioni sono quelle industriali e professionali, ad esempio nel design e progettazione al computer, nella pubblicità e nella medicina. Si potrebbero costruire piattaforme d'interfaccia a misura dell'utente e dell'azienda che lo richiede.

E nessuna di queste applicazioni rischia di rallentarci nell'obiettivo pricipale, il cinema 3D: è probabile che arrivino tutte assieme". La Dobranyi ha sostiene che le TV in 3D sono in arrivo, anche se non sa specificare quando. "Molte emittenti che trasmettono in alta definizione sarebbero interessate a passare al 3D. Le tecnologie per catturare le immagini e girare in tre dimensioni esistono già, ma sono necessari sviluppo nel campo della compressione delle stesse per poterle trasmettere". Ricevere le quantità di dati dell'OSIRIS a 100 Megapixel e a 50 frame per secondo è ancora un obiettivo distante, ma i ricercatori del gruppo stanno lavorando per risolvere anche questo ostacolo. "E' solo questione di tempo" ha concluso speranzosa la Dobranyi.

 












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