Un automa molecolare per curare il corpo dall'interno
Giovedì 11 Giugno 2009 12:58

Automi biomolecolari iniettati nel corpo umano, programmati per individuare e curare le malattie somministrando farmaci quando necessario: questi gli scenari futuri della medicina e della nanotecnolgia. Un progetto di questi automi biomolecolari è già stato ideato dai ricercatori del Gruppo per l'Intelligenza Artificiale (LIA) dell'Universidad Politécnica di Madrid. A seconda di come è programmato, l'automa, può rivlevare in vitro segnali di DNA o RNA, e sarà un punto di partenza per le future applicazioni della medicina d'avanguardia. Si prevede che l'automa, se capace di superare i test sperimentali, sarà capace di operare all'interno del corpo umano. "Lo scopo del nostro progetto" ha detto Alfonso Rodríguez-Patón, professore della Scuola di Computer a capo della ricerca, "è avanzare nelle tecnologie di programmazione naturale e biologia dei sistemi, inspirandosi ad un modello di programmazione simile a quello delle membrane cellulari". Gli automi biomolecolari sono inizialmente ideati per effettuare una certa operazione. Su questa operazione viene costruito un modello matematico che descrive le equazioni che ne governano il funzionamento; infine, si effettuano simulazioni computerizzate e si comincia ad applicare i risultati in un laboratorio di biotecnologia. Il processo si ripete fintanto che l'automa non è pronto a svolgere la sua funzione. "Vogliamo costruire automi biomolecolari che ci permettano di studiare, comprendere e riprogrammare i sistemi naturali" ha detto Rodrìguez-Paton, "l'obiettivo è capire come funzionano in natura i processi computazionali e costruire circuiti genetici inspirati ad essi". La LIA ha infatti progettato, assieme all'automa, diversi circuiti genetici, che servono a regolare l'azione di uno o più automi biomolecolari all'interno dell'organismo. Un primo di questi circuiti sarà presentato questa settimana a Salamanca, in Spagna, durante il 3rd International Workshop on Practical Applications of Computational Biology & Bioinformatics. Il circuito agisce per sincronizzare il lavoro di altri circuiti o di automi biomolecolari; un pò come un semaforo all'interno delle cellule, controlla che ognuno agisca al tempo stabilito. Il nuovo automa cellulare della LIA sarà invece spedito al laboratorio di nanobiotecnologia della Technische Universität di Monaco per essere costruito. Se funzionerà, sarà pronto per essere applicato alla ricerca medica.

 












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