10 anni di emergenza rifiuti in un libro-inchiesta sui poteri del sud |
Scritto da Chiara Di Martino |
Venerdì 20 Aprile 2012 13:33 |
Roma - Un disastro ambientale lungo sedici anni di commissariamento straordinario, "un'emergenza" rifiuti infinita che dal 1994 al 2010 ha avvelenato la Campania e i suoi cittadini sottomessi alle logiche del potere del Sud, affondato tra inchieste giudiziarie, rivolte popolari e leggi speciali. Un potere dalle tante facce che i giornalisti napoletani Giuseppe Manzo e Antonio Musella smascherano nel libro-inchiesta "Chi comanda Napoli", volume edito da Castelvecchi dal sottotitolo incisivo: "Clan, clientele, politiche e chiesa: i poteri forti che da vent'anni mettono sotto scacco la citta'". Tra le pagine, emergono le responsabilita' della politica napoletana e di quella nazionale in una ricostruzione storica che riassume tutta l'intricata vicenda, cercando di rispondere a domande semplici: Come si e' arrivati al decreto legge del maggio 2008 targato Berlusconi-Bertolaso? Quali sono stati gli interessi economici e criminali e le responsabilita' politiche che hanno avallato il Piano Rastrelli-Bassolino? E ancora, le lotte soppresse dei cittadini e dei comitati, un approfondimento sulla discarica di Chiaiano di proprieta' della Diocesi guidata dal cardinale Crescenzio Sepe, i nomi di chi ha sostenuto, attivamente o con il suo silenzio, il "ciclo integrato" ecoballe-discariche-inceneritori. Un viaggio in una catastrofe ecologica che inizia dalla denuncia di Francesco Maranta, ex-consigliere provinciale e regionale, che fu il primo grande oppositore al sindaco-governatore Antonio Bassolino. Maranta, ascoltato dai pm Noviello e Sirleo, titolari del processo sui rifiuti, riusci' a dimostrare che in un sacchetto pieno di spazzatura prelevato in un impianto di Cdr campano (combustibile da rifiuto) e quindi nelle fasi di stoccaggio, abbondavano le sostanze nocive e illegali. Partendo da questo aneddoto cruciale, gli autori ripercorrono anni ed anni di "manipolazione" e "sfruttamento dell'emergenza rifiuti a Napoli, concentrandosi anche sul ruolo dei clan della camorra, additati dai media e dalla politica come registi occulti delle proteste di piazza e unici titolari del business della monnezza. "Abbiamo voluto dare voce a chi non ha mai parlato - ha dichiarato il co-autore Giuseppe Manzo - raccontare questa vicenda dal punto di vista dei cittadini e di chi ha combattuto per difendere la salute e per difendere il territorio: gli stessi cittadini che sono protagonisti di una narrazione che fornisce una verita' che non e' stata mai raccontata".
|