Il Cnr spiega l'importanza dell'acqua per non disidratarsi |
Scritto da Consiglio nazionale delle ricerche |
Mercoledì 07 Ottobre 2009 14:04 |
''L'acqua costituisce circa il 60 per cento del peso di un adulto e fino all'80 per cento di quello di un bambino'', ha spiegato Sparano. ''E' un cofattore indispensabile per lo svolgimento di tutte le reazioni biochimiche e i processi fisiologici nel nostro organismo; inoltre, ha un ruolo fondamentale nel trasporto delle sostanze nutritive, nell'eliminazione delle scorie metaboliche, nella regolazione della temperatura corporea e nel mantenere elastico il tono della pelle e delle mucose'', ha detto. Importante e' mantenere l'equilibrio tra i liquidi introdotti e quelli eliminati. ''In condizioni normali vengono persi circa 2-2,5 litri di acqua al giorno e tale quantita' deve essere necessariamente reintegrata dall'esterno'', ha detto Sparano. ''Il fabbisogno di acqua - ha continuato la ricercatrice - e' influenzato da vari fattori: eta', stile di vita, dieta e clima; in generale, i bambini, le persone fisicamente attive e coloro che vivono in climi particolarmente caldi hanno bisogno di introdurre una quantita' maggiore di acqua e di reintegrare i sali minerali, bevendo frequentemente senza aspettare l'insorgenza della sete''. Ma l'acqua non e' l'unica sostanza in grado di soddisfare il fabbisogno idrico giornaliero. ''Frutta e verdure - ha precisato la ricercatrice dell'Isa-Cnr - sono costituiti per oltre l'85 per cento da acqua; carne, pesce e uova dal 50-80 per cento, mentre pasta e riso cotti dal 60-65 per cento''. Spesso poi si preferiscono bibite diverse. ''In questi casi - ha sottolineato Sparano - e' bene ricordare che le bevande zuccherate, oltre a fornire acqua, apportano al nostro organismo zuccheri semplici, aromi naturali, coloranti e sostanze farmacologicamente attive (ad esempio caffeina) per cui vanno consumate con moderazione. Un bicchiere di acqua o una spremuta di agrumi - ricca di sali minerali e vitamine - sono senz'altro da preferirsi''. Alcune categorie sono a maggior rischio di disidratazione. ''I piu' esposti sono bambini e anziani. I primi - ha spiegato la ricercatrice - perche' hanno maggiori perdite idriche quotidiane, i secondi perche' hanno il senso della sete meno sviluppato e a insorgenza piu' tardiva. In entrambe i casi un evento 'banale', quale la febbre e la conseguente maggiore sudorazione, possono molto piu' facilmente favorire la disidratazione''. Ma come si riconosce la carenza di liquidi? ''I primi sintomi sono secchezza della bocca e senso di sete, quest'ultimo peraltro non sempre presente, specie nell'anziano, e molto spesso non proporzionato al grado di disidratazione'', ha detto Sparano. ''L'aumento della mancanza di acqua comporta secchezza della cute e delle mucose, alterazione del meccanismo di termoregolazione e comparsa di senso di affaticamento e apatia. Se la perdita raggiunge il 5-6 per cento del peso corporeo insorgono crampi, irritabilita', debolezza e alterazione del volume plasmatico. Se arriva al 10 per cento del peso corporeo compaiono vertigini, nausea e vomito, tachicardia, diminuzione del livello di attenzione e sdoppiamento della vista fino a perdita di conoscenza e rischio di coma'', ha concluso. Per prevenire la disidratazione occorre dunque bere frequentemente e prima che la sete si manifesti, assumere piu' acqua del solito quando c'e' incremento della sudorazione o di perdite idriche per diarrea o vomito persistenti. |
Per mantenersi in buona salute, oltre a non abusare di bevande alcoliche, e' necessario bere la giusta quantita' di acqua, componente essenziale del corpo umano ed elemento indispensabile per la vita. A sottolineare l'importanza dell'acqua per evitare disidratazioni e' stata Sonia Sparano dell'Istituto di scienze dell'alimentazione (Isa) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Avellino.