Ue: al via progetto su controllo genetico della sicurezza alimentare |
Scritto da Valentina Arcovio |
Mercoledì 07 Aprile 2010 11:46 |
''Questo progetto - ha detto Olena Doran dell'UWE, che guida il team di ricerca - e' la continuazione di un precedente progetto dell'UE sulla qualita' e sicurezza alimentare, svolto dall'UWE, che ha coinvolto 20 organizzazioni di 12 paesi. Stiamo raccogliendo competenze a livello internazionale per sviluppare nuovi strumenti e approcci efficaci per il miglioramento della qualita' alimentare. L'esperienza e le strutture dei partner verranno utilizzati per creare e sviluppare una rete internazionale per la genetica e qualita' alimentare, che possa garantire una collaborazione internazionale e programmi di formazione a lungo termine, sia per i giovani ricercatori che per il personale di grado superiore''. L'iniziativa 'EXCELMEAT' fa parte delle azioni Marie Curie, si tratta di un International Research Staff Exchange Scheme, finanziato nell'ambito del programma 'Persone' del Settimo programma quadro (7° PQ). Il progetto riunira' competenze pluridisciplinari provenienti da molte fonti, tra cui l'Institute of Bio-sensing Technology (IBST), il Centre for Research in Biomedicine e il Centre for Research in Analytical Materials and Sensor Technology, tutti nel Regno Unito. Il progetto sara' suddiviso in vari pacchetti di lavoro. Il team dell'UWE guidera' il pacchetto di lavoro sullo sviluppo di nuove tecnologie veloci e poco costose per la valutazione della qualita' della carne. ''La qualita' degli alimenti - ha spiegato Doran - ha un impatto diretto sulla salute umana ed e' quindi uno dei temi principali sull'agenda dei responsabili e degli organismi di finanziamento nazionali e internazionali. Per esempio, la composizione degli acidi grassi e dei lipidi nei prodotti alimentari e' legata allo sviluppo del cancro, dell'obesita', delle malattie coronariche e di molte altre patologie. Un modo per migliorare la qualita' della carne e' l'allevamento selettivo di animali di genotipo con caratteristiche desiderabili. Questo e' legato all'individuazione di geni e alla comprensione delle vie metaboliche che controllano tali tratti. Inoltre, sono necessarie nuove tecnologie per una valutazione rapida ed efficace della qualità dei prodotti alimentari''. ''Uno degli aspetti di questo progetto sara' - ha continuato - il miglioramento della qualita' della carne di maiale (che e' la carne piu' consumata in Europa) che puo' essere stagionata e trasformata in delizie come il prosciutto di Parma in Italia e il chorizo in Spagna. L'impatto del nostro lavoro e' di vasta portata, visto che influenzera' le politiche dell'UE in materia di animali di allevamento e produzione di carne''. Del gruppo britannico fanno parte scienziati dell'Istituto di ricerca e tecnologia agroalimentare (IRTA) e dell'Universita' di Lleida (entrambi in Spagna), dell'Iowa State University (Stati Uniti), dell'Universita' di Bologna (Italia), dell'Accademia cinese di scienze agricole, dell'Accademia ucraina delle scienze, dell'Istituto per l'allevamento dei suini (Ucraina) e dell'Universita' di Lovanio (Belgio). Inoltre, gli scienziati dell'UWE e dell'IBST stanno conducendo ricerche su tre modi diversi per migliorare la qualita' alimentare: un metodo per rilevare la ripartizione del grasso con una tecnica di impedenza e un metodo basato sulle particelle magnetiche, lo sviluppo di un sistema di coltura cellulare 3D (tridimensionale) per consentire uno studio attento dei meccanismi che regolano la qualita' degli alimenti, e l'individuazione di geni candidati fisiologici e marcatori genetici per le caratteristiche qualitative degli alimenti. |
Un partenariato internazionale finanziato dall'Unione europea sta indicando la strada per quanto riguarda la qualita' e la sicurezza alimentare. Guidato dalla University of the West of England (UWE) nel Regno Unito, il progetto, che coinvolge otto istituti di sette paesi, studiera' gli aspetti genetici della qualita' alimentare per migliorare gli standard di sicurezza. A dedicare un servizio all'iniziativa e' stato il notiziario europeo Cordis.