Ictus: scoperta associazione diretta con il consumo di sale |
Scritto da Valentina Arcovio |
Mercoledì 25 Novembre 2009 12:18 |
Studi precedenti hanno gia' suggerito un collegamento tra assunzione elevata di sale e pressione sanguigna alta. Altre ricerche hanno poi concluso che ridurre il livello di assunzione di sale nella dieta potrebbe ridurre notevolmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) ha raccomandato un livello di consumo di sale basso: circa un cucchiaino al giorno. Nonostante questo, nei paesi occidentali l'abitudine a mangiare troppo sale e' molto diffuso. Si stima, infatti, che la popolazione assuma almeno il doppio della quanita' raccomandata dall'Oms. Ora Strazzullo e Cappuccio hanno confermato quanto fino ad ora si sospettava. Attraverso l'analisi di 13 studi che hanno coinvolto oltre 170 mila persone, i ricercatori hanno dimostrato che una differenza di 5 grammi (un cucchiano di sale) dell'assunzione abituale di sale e' associata con una differenza del 23 per cento nel tasso di ictus e una differenza del 17 per cento del tasso del totale delle malattie cardiovascolari. Secondo i ricercatori, ridurre l'assunzione di sale potrebbe abbassare di molto i tassi di ictus e di malattie cardiovascolari. |
Trovata associazione diretta tra l'assunzione elevata di sale e l'insorgenza di ictus e malattie cardiovascolari. A confermarlo sono stati i ricercatori Pasquale Strazzullo dell'Università di Napoli e Francesco Cappuccio dell'Università di Warwick (Regno Unito) in uno studio pubblicato sulla rivista British Medical Journal.