Cavoletti di Bruxell, i Nearderthal li detestavano E-mail
Giovedì 13 Agosto 2009 12:18
I cavoletti di Bruxell non piacevano ai Neanderthal. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università di Barcellona, che hanno scoperto in ossa di Neaderthal di 48mila anni fa frammenti di un gene che aumenta la sensibilità all'amaro. "Questo gene, chiamato TAS2R38, non ci fa apprezzare il sapore amaro di una sostanza chiamata feniltiocarbammide (PTC)" hanno spiegato i ricercatori in un comunicato del Consiglio Spagnolo Nazionale di Ricerca. "Questa sostanza è contenuta in cavoletti di Bruxell, ma anche in broccoli, cavolo ed altri vegetali. Il gene TAS2R38 li rende più amari al gusto, e i Neanderthal lo avevano". Questo gene è presente ancora oggi in molte persone, che infatti non apprezzano il sapore di questi vegetali. "E' la prova che il gene è stato ereditato dall'antenato comune tra Homo Sapiens e uomo di Nearderthal, vissuto oltre 300mila anni fa" hanno spiegato i ricercatori. "Molte sostanze velenose sono amare, e non apprezzarle ha senso dal punto di vista evolutivo. Il vero mistero è come mai questo gene si sia perso in molte persone, quelle a cui i cavoletti di Bruxell piacciono".
 












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