Studio: Gb, diete inefficaci? Colpa delle etichette E-mail
Giovedì 16 Luglio 2009 11:32

Se la dieta non funziona forse potrebbe essere colpa del conteggio delle calorie. Quelle sulle etichette, infatti, possono essere imprecise e possono confondere i consumatori a dieta o alla ricerca di una alimentazione equilibrata. Lo rivela una ricerca svolta da Goeffrey Livelsey, nutrizionista indipendente di Norwich (Gran Bretagna), e riportata sulle pagine del quotidiano britannico Daily Telegraph.
Il numero di calorie riportate potrebbe essere inesatto anche del 25 per cento.
''Il metodo da sempre utilizzato per calcolare l'ammontare delle calorie di un alimento e' quello di bruciarlo e misurare il calore rilasciato da esso'', ha spiegato Livelsey. ''Questo metodo - ha aggiunto - e' usato dalla fine del 19esimo secolo, ma non tiene conto della composizione dell'alimento, ne' dei metodi di cottura''.
Un alimento fatto di fibre come della verdura, ad esempio, richiede piu' energia per rompere i legami delle fibre ed essere digerito. Una bistecca ben cucinata contiene piu' calorie di una cruda, perche' il processo di cottura facilita la digestione.
''I costi energetici per digerire un alimento sono significativi, ma le etichette non ne tengono conto'', ha detto Livesey. ''Il numero di calorie attribuito a certe proteine - ha proseguito - andrebbe ridotto del 20 per cento, per tenere conto dell'energia necessaria a romperle negli amminoacidi che le costituiscono''.
Molte calorie vengono anche utilizzate per altre attivita' del metabolismo a parte la digestione. Richard Wrangham, antropolofo della Harvard University, ha detto: ''E' sempre stato difficile produrre una misurazione accutata delle calorie presenti in un alimento. Per questo motivo, questo problema e' stato messo da parte, ma la maggior parte delle persone non ne e' a conoscenza''.

 

 












Template design by Braz Design - Template coding by Digitest