Cecità: frutta secca e pesce aiutano a prevenire la degenerazione maculare |
Scritto da Valentina Arcovio |
Martedì 12 Maggio 2009 16:41 |
Gli alimenti che contengono acidi grassi Omega-3 sembrano in grado di ridurre il rischio di sviluppare la degenerazione maculare senile (Amd), ovvero la prima causa di cecita' negli anziani. Per arrivare a queste con conclusioni i ricerctori hanno coinvolto nello studio 2.454 persone in Australia, a cui e' stato fatto mangiare una o due porzioni di frutta secca a settimana. Ebbene, dai risultati e' emerso che grazie a questi cibi il rischio di sviluppare la degenerazione maculare diminuisce del 35 per cento dopo dieci anni. Il consumo di una porzione di pesce a settimana, invece, e' stato associato a una riduzione del 31 per cento del rischio di sviluppare la patologia che causa cecita'. ''In conclusione, i nostri risultati - ha spiegato Jennifer Tan, che ha partecipato allo studio - supportano l'ipotesi che una maggiore assunzione di acidi grassi polinsaturi Omega-tre e il regolare consumo di pesce e/o di frutta secca nella dieta possono proteggere contro lo sviluppo dell'Amd''. Secondo i ricercatori, gli acidi grassi possono proteggere gli occhi e impedire l'accumulo di placca nelle arterie (riducendone l'infiammazione), nei vasi sanguigni e prevenendo i danni alle cellule nella retina. Ma gli studiosi hanno precisato che occorrono ulteriori studi per determinare con certezza il contributo della frutta secca o del pesce nella prevenzione dell'Amd. Un altro studio, pubblicato sulla stessa rivista, ha scoperrto che le persone che consumano elevate quantita' di olio d'oliva - 100 millilitri o piu' alla settimana - hanno meno probabilita' di soffrire di Amd. |
La frutta secca o il pesce puo' aiutare gli anziani a prevenire la cecita'. Una o due manciate di noccioline a settimana, infatti, possono ridurre il rischio di perdere la vista a causa dell'invecchiamento. Almeno questo e' quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Sidney in uno studio pubblicato sulla rivista Archives of Ophthalmology.