Cervello: regioni più vecchie sono responsabili dell'apprendimento inconscio E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Lunedì 12 Aprile 2010 11:39

Le regioni del cervello piu' anziane sono coinvolte nella nostra capacita' di apprendimento inconscio. A sostenere questa tesi e' stato un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet (Svezia) e del National Institute of Neurological Disorders and Stroke (Usa) in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. I risultati, riportati anche dal notiziario europeo Cordis, potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi trattamenti per le patologie come il morbo di Parkinson e la malattia di Huntington, che coinvolgono queste parti del cervello.
Molte attivitaì quotidiane, come ad esempio abbottonarsi una camicia, ci impongono di effettuare una sequenza di movimenti semplici nel giusto ordine. Gli scienziati sanno da tempo che ci basiamo su due sistemi di apprendimento per eseguire questo tipo di schemi di movimento. Seguendo il sistema di apprendimento esplicito, facciamo uno sforzo cosciente per addestrare il nostro cervello e siamo consapevoli di cio' che stiamo imparando. Al contrario, l'apprendimento implicito non avviene consapevolmente o intenzionalmente, si imparano cose senza pensarci, per esempio attraverso la ripetizione semplice. In pratica, la distinzione tra queste due forme di apprendimento e' difficile perche', come sottolineano i ricercatori nel loro documento, ''la maggior parte dell'apprendimento puo' essere influenzato sia dalla conoscena implicita che esplicita, a livelli finora sconosciuti''.
I gangli basali si trovano in profondita' all'interno del cervello e sono fortemente coinvolti sia nell'apprendimento che nel controllo motorio. La dopamina, una sostanza che trasmette i segnali tra i neuroni, e' fondamentale per la plasticità dei gangli basali e per la nostra capacita' di imparare. In questo studio, i ricercatori hanno indagato il ruolo delle diverse parti dei gangli basali nell'apprendimento implicito ed esplicito di sequenze motorie, osservando il numero dei recettori D2 della dopamina in 15 adulti volontari sani che si sono prestati alla prova. Per distinguere tra apprendimento implicito ed esplicito, il gruppo di ricerca ha utilizzato una procedura di processo di dissociazione (PDP), nella quale vengono confrontati i risultati ottenuti dai soggetti in due compiti diversi. Nel primo compito, sia la conoscenza esplicita che quella implicita hanno migliorato le prestazioni, mentre nel secondo compito, la conoscenza esplicita ha agevolato le prestazioni, mentre la conoscenza implicita le ha compromesse.
I risultati hanno rivelato una correlazione tra la densita' dei recettori dopaminergici D2 e entrambe le forme di apprendimento. Fondamentalmente, lo studio ha dimostrato che il corpo striato ventrale, una parte dei gangli basali, e' coinvolto soltanto nell'apprendimento implicito. Da un punto di vista evolutivo, lo striato ventrale e' la parte piu' antica dei gangli basali, essendo presente nei vertebrati relativamente primitivi come le lamprede, i rettili e gli anfibi.
ììI nostri risultati vanno a corroborare le teorie secondo cui i sistemi cerebrali di apprendimento impliciti, ovvero non consci, sono piu' semplici e evolutivamente anteriori'', ha commentato Fredrik Ullen del Karolinska Institutet, che ha guidato la ricerca. ''In altre parole, abbiamo probabilmente alcuni sistemi fondamentali dell'apprendimento in comune non solo con i ratti, i topi e con altri mammiferi, ma anche con i vertebrati più primitivi, che hanno anch'essi un corpo striato ventrale'', ha concluso.
Una maggiore comprensione dei nostri due sistemi di apprendimento potra' eventualmente essere utile ai ricercatori impegnati nella ricerca di nuove modalita' di trattamento del Parkinson e della malattia di Huntington, due patologie che coinvolgono i gangli basali e sono caratterizzate da una perdita delle abilita' motorie.

 












Template design by Braz Design - Template coding by Digitest