Esperto GB: lavarsi le mani allospedale aumenta la diffusione di infezioni E-mail
Martedì 29 Dicembre 2009 13:13
Lavarsi le mani in ospedale sembrerebbe essere un ottimo metodo per evitare la trasmissione di germi e malattie, ma per Hugh Pennington, professore emerito di batteriologia dell'Universita' di Aberdeen (Scozia), in realta' questo sistema peggiorerebbe le cose, aumentando di fatto il rischio di infezioni.
Questo perche' negli ospedali, i rubinetti dei lavandini pullulano di germi pericolosi, che infettano pazienti, infermieri, dottori e visitatori.
''E' necessario che i rubinetti classici siano rimpiazzati da quelli automatici, ad infrarossi, che non necessitano di essere toccati per essere attivati'', ha detto Pennington. ''Questa tecnologia esiste da tempo, la utilizzano negli aereoporti e perfino nei mattatoi, ma non abbastanza negli ospedali. E' assurdo'', ha aggiunto. Pennington ritiene che la sostituzione dei rubinetti possa fare la differenza nel caso di trasmissione di infezioni e malattie.
''E' importante, quando si lavano le mani, che esse non vengano ricontaminate. Ma toccando le manopole dei rubinetti si vanifica di fatto l'atto di essersi lavati le mani dall'inizio. Ciò potrebbe spiegare i recenti casi di epidemie infettive negli ospedali inglesi, come ad esempio quella da Clostridium difficile che ha colpito 6.855 persone in un periodo da aprlie a giugno di quest'anno. ''Sostituire i rubinetti verrebbe a costare, certo'', ha detto Pennington. ''Ma ne varrebbe la spesa. Mi sorprende che gli ospedali ci stiano mettendo tutto questo tempo. Non e' stato fatto abbastanza per arginare la diffusione di infezioni'', ha concluso.
 












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