Studio, lo stress da lavoro diminuisce in età avanzata E-mail
Venerdì 23 Ottobre 2009 16:23
Lo stress colpisce di meno i più anziani. Secondo una nuova relazione dell'Institute of Work, Health and Organisations in Gran Bretagna, infatti, lo stress tocca il suo apice all'età di 50-55 anni, e diminuisce progressivamente con l'avvicinarsi dell'età pensionabile. "Con l'invecchiamento, le priorità delle persone possono cambiare" ha detto Amanda Griffiths, ricercatrice dell'Università di Nottingham, che ha guidato la ricerca per conto della Age and Employment Network (TAEN), Age Concern e Help the Aged, tre organizzazioni che si occupano degli anziani lavoratori. "Si cominicia ad occuparsi di altre persone, o si preferisce passare il tempo con i nipoti o coltivare i propri interessi. Il lavoro e la carriera perdono la loro priorità, e diminuisce lo stress associato ad essi". I ricercatori tuttavia sottolineano che gli effetti dello stress permangono comunque, anche in età avanzata. "Lo stress è uno dei principali fattori che spinge i lavoratori anziani ad abbandonare il proprio impiego. Anche se diminuisce la percezione dello stress, i suoi effetti permangono e possono incidere negativamente" ha spiegato Griffiths. "Questo è un fenomeno che dobbiamo evitare: la maggiorparte della forza lavoro del futuro nel mondo occidentale sarà costituita da anziani. I ricercatori suggeriscono che le situazioni di stress dovrebbero essere individuate e rimosse, dove possibile. Un modo per raggiungere questo obiettivo è di dare ai lavoratori più anziani un maggiore controllo sul loro lavoro, orari più flessibili e un maggiore riconoscimento del loro contributo. "Rendere il lavoro attraente e flessibile per permettere agli anziani di bilanciarlo più facilmente con gli altri interessi sarebbe veramente un importante passo in avanti" ha concluso Griffiths.
 












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