Divieto di fumo riduce gli attacchi di cuore nei non fumatori E-mail
Venerdì 16 Ottobre 2009 12:32
Il divieto di fumo nei locali pubblici abbassa il rischio di attacco di cuore tra i non fumatori anche del 47 per cento. Lo rivela un nuovo studio dell'U.S. Institute of Medicine (IOM), che ha analizzato gli effetti del divieto in paesi come Italia, Canada, Scozia e Stati Uniti basandosi su 11 ricerche pubblicate in precedenza su riviste scientifiche.
''La riduzione del rischio di malattie cardiache tra i non fumatori in seguito al divieto e' stata drammatica e relativamente rapida'', ha detto Lynn Goldman, specialista in salute della Johns Hopkins University, che ha presieduto il comitato dell'IOM. ''La riduzione del rischio varia da regione a regione - ha proseguito - passando dal 6 per cento fino ad un sorprendente 47 per cento. E' fuori discussione che i divieti di fumo abbiano effetti positivi sulla salute''. L'analisi conferma i risultati di studi precendenti in materia. ''Confrontando aree vicine ma con diversa legislatura, abbiamo scoperto che mentre nelle zone con divieto di fumo il rischio di attacchi cardiaci diminuisce, in quelle vicine prive dello stesso divieto il rischio e' aumentato nel corso del tempo'', ha commentato Goldman. ''Inoltre, anche i ricoveri per attacco cardiaco - ha aggiunto - sono crollati nelle zone degli USA che hanno bandito il fumo sul posto di lavoro''.
''Le prove sono chiare'', ha detto Thomas Frieden, capo del Centre for Disease Control and Prevention che ha commissionato lo studio. ''Il divieto di fumare nei luoghi pubblici non danneggia il business, ma previene gli attacchi nei non fumatori'', ha spiegato.
L'IMO riporta che, nonostante i risultati positivi dei divieti, solo il 5 per cento della popolazione mondiale e' coperta da leggi che impediscono di fumare in luogo pubblico.
 












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