Su Facebook si possono trovare informazioni private sulla storia clinica e sulle condizioni di salute dei pazienti. Lo ha rivelato un nuovo studio della Veterans Affairs Medical Center di Washington DC, pubblicato sulla rivista Journal of the American Medical Association. Una vera e propria fuga di notizie, i cui responsabili sono gli studenti delle scuole mediche statunitensi.
''Il 13 per cento degli studenti ha ammesso di aver rivelato su Facebook, blog o altri social network informazioni confidenziali sui propri pazienti'', ha detto Katherine Chretien, ricercatrice che ha condotto lo studio. ''Non vengono fatti nomi, ma vengono dati abbastanza indizi perche' i pazienti e i loro famigliari si riconoscano'', ha aggiunto. Per Chretien, si tratta di una violazione potenziale delle leggi sulla privacy, che puo' portare ad azioni legali.
''Inoltre, il 60 per cento del materiale postato dagli studenti delle scuole mediche contiene immagini a rischio o linguaggio volgare'', ha detto Chretien. ''Anche se non si tratta di un comportamento illegale - ha continuato - puo' essere comunque problematico perche' rovina il rapporto di fiducia del paziente nei confronti del dottore''. Per Lindsay Thompson, del University of Florida College of Medicine di Gainesville, prevenire comportamenti scorretti sulla rete da parte degli aspiranti medici e' un grande sfida. ''Ne va in gioco la loro reputazione personale'', ha concluso.