Venerdì parte la Prima Giornata per la Tiroide E-mail
Scritto da 30Righe   
Martedì 16 Giugno 2009 11:52

La Prima Giornata per la Tiroide si terra' venerdi' 19 giugno a Roma  presso il Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia. Si tratta di un'iniziativa dedicata alla sensibilizzazione e all'informazione sulle patologie tiroidee, che ormai interessano il 30 per cento della popolazione italiana.
L'evento e' patrocinato dalle societa' scientifiche di endocrinologia Ait (Associazione Italiana della Tiroide), Ame (Associazione Medici Endocrinologi), Sie (Societa' Italiana di Endocrinologia) ed e' promosso dall'associazione Atta–Lazio (Associazione Ammalati di Tumori della Tiroide e Associati) in collaborazione con le Associazioni di Pazienti con Patologie Tiroidee distribuite su tutto il territorio nazionale.
Attraverso la Prima Giornata per la Tiroide si intende portare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle autorita' sanitarie regionali e nazionali ai problemi dei pazienti affetti da patologie tiroidee e far conoscere alla popolazione come prevenzione e diagnosi precoce siano la chiave migliore per combattere queste patologie.
Piu' collaborazione tra le numerose Associazioni di Pazienti operanti nelle varie regioni del nostro Paese e migliore comunicazione tra medici e pazienti: ecco le priorita' che verranno ribadite in questa occasione, la prima a riunire associazioni di pazienti, autorita' politico-sanitarie ed endocrinologi.
Il programma della giornata prevede una sessione di lavoro con le Associazioni di Pazienti, un dibattito con le autorita' politiche e sanitarie (ore 18,00), uno spettacolo teatrale presentato da Pippo Baudo (ore 20,00)
Nel corso degli incontri previsti verranno presentati i risultati di un sondaggio realizzato dalle Associazioni di Pazienti sulla percezione della Qualita' del Servizio Sanitario da parte delle persone colpite da tumore tiroideo: alla luce di questi elementi, gli esperti si confronteranno sulle esigenze emerse a livello regionale e sara' quindi un'opportunita' per discutere di qualita' di vita e di prospettive per il paziente con patologie tiroidee, anche alla luce dei cambiamenti avvenuti recentemente in tema di politica sanitaria e in seguito all'introduzione del federalismo regionale.
''Abbiamo fortemente voluto realizzare un sondaggio sulla Qualita' del Servizio Sanitario – ha affermato Laura Zancolp' membro del Consiglio Direttivo dell'Atta Lazio - per far emergere quali sono le principali problematiche che i pazienti si trovano quotidianamente ad affrontare per la diagnosi e la cura del tumore tiroideo, soprattutto alla luce delle differenze esistenti nell'erogazione del Servizio Sanitario tra regione e regione''.
La giornata si concludera' con lo spettacolo teatrale 'Immagini, parole e musica su nota di farfalla' che vedra', tra gli interpreti, Isa Barzizza, Michele La Ginestra, Tosca, Massimo Venturiello e si articolera' in una serie di contributi personali degli attori a sostegno della ricerca e per la sensibilizzazione sulle patologie tiroidee.
Allo spettacolo seguira' la rappresentazione teatrale messa in scena dalla compagnia 'Diversi da chi?' (Compagnia Teatrale dell’Associazione di diversamente abili 'Very Special Art Italia') che presenteranno alcuni medley tratti da famosi musical come Rugantino e Cats.
Il ricavato dello spettacolo, a offerta libera, sara' impiegato per la realizzazione, il prossimo autunno, di 500 ecografie e visite endocrinologiche per la popolazione nell'ambito di un'iniziativa di prevenzione.
Il coinvolgimento dell'associazione Very Special Art prevede anche un'altra iniziativa nell’ambito della Giornata per la Tiroide: nel mese di giugno, infatti, alcuni ospedali romani effettueranno visite ed ecografie gratuite a ragazzi diversamente abili.
''Ad oggi si stima che in ogni famiglia almeno 1 componente abbia problemi legati alla tiroide – ha dichiarato Vincenzo Toscano, direttore cattedra e U.O.C. di Endocrinologia presso la 2a Facolta' di Medicina dell'Universita' La Sapienza di Roma - con una frequenza nettamente maggiore, per motivi ormonali, tra le donne rispetto agli uomini (6 a 1). Questa apparente epidemia degli ultimi decenni e' riconducibile non tanto ad un incremento dell'incidenza della malattia, quanto ai progressi in campo diagnostico, ottenuti soprattutto grazie all'utilizzazione routinaria dell'ecografia''.
Alcune patologie tiroidee sono causate da carenza iodica e sono molto diffuse: il gozzo e' tra quelle più frequenti e consiste nell’aumento volumetrico della tiroide che si adatta, cosi', alla carenza iodica; nel nodulo tiroideo, invece, l'accrescimento riguarda una area di tessuto tiroideo circoscritta, anche molto piccola.
Nei paesi a normale apporto iodico l'incidenza del nodulo tiroideo e' del 4-5 per cento, mentre raggiunge anche il 25 per cento nei paesi con carenza iodica.
Tuttavia, la frequente mancanza di sintomi, fa si' che l'incidenza registrata sia comunque un valore sottostimato; infatti, uno studio post-mortem rileva la presenza di noduli nel 50 per cento circa dei soggetti.
Nel 95 per cento dei casi, i noduli tiroidei sono benigni e, se non vi e' una alterata funzione, possono essere gestiti con assoluta tranquillita', talvolta senza alcun bisogno di trattamento.
Se l'esame citologico, mediante ago aspirato, dovesse invece suggerire la malignita' del nodulo (circa il 5 per cento dei casi), allora la gestione diventerebbe chirurgica, con possibile successivo trattamento con 'I131', per eliminare eventuali recidive. A questo proposito e' indispensabile l'organizzazione di 'reti' assistenziali, che garantiscano un facile accesso a Centri di Medicina Nucleare, 'snodi' fondamentali nella continuita' terapeutica.
La tiroide produce ormoni che svolgono funzioni fondamentali per il nostro organismo, tra cui la crescita, lo sviluppo del sistema nervoso centrale ed il metabolismo in generale.
In determinati periodi della vita, una carenza di iodio puo' provocare conseguenze particolarmente serie: durante la gravidanza e l'allattamento il fabbisogno di iodio può aumentare e la mamma deve assicurare un corretto apporto di iodio anche al proprio bambino; in gravidanza una carenza puo', infatti, portare a complicazioni anche gravi, come aborto, parto prematuro, e maggiori rischi di mortalita' per il neonato.
Durante l'allattamento il bambino attinge dalla madre lo iodio necessario per la crescita: una carenza temporanea puo' provocare ipotiroidismo nel neonato e, se la carenza persiste, può portare a ritardi nello sviluppo del bambino (ritardo mentale, problemi di udito, danni al cervello, ecc.).
Un primo grande aiuto nella prevenzione e nella cura delle patologie tiroidee e' stato l'impiego, ormai molto diffuso, di sale iodato che ha gia' iniziato a modificare l'entita' del fenomeno.
Anche l'alimentazione gioca un ruolo estremamente importante nella prevenzione: consumare pesce e frutti di mare almeno due o tre volte la settimana contribuisce al corretto apporto di iodio.
A meno che non vi sia una carenza, va sfatata la convinzione che piu' iodio viene assunto, piu' la tiroide lavora, inducendo un aumento del metabolismo. Esiste infatti un sistema di autoregolazione che fa diminuire l'assorbimento di iodio da parte della tiroide; lo iodio in eccesso viene, poi, eliminato attraverso le urine.


 

 












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