Salute: esperto Cnr, ecco come difendersi dalle zanzare E-mail
Scritto da Valentina Arcovio   
Mercoledì 26 Giugno 2013 15:51

Roma, 26 giu. - "Il modo migliore per difendersi dalle punture di zanzare e' attrezzarsi con zanzariere, altrimenti non resta che ricorrere ai prodotti chimici di uso domestico (spray, spirali, fornellini elettrici) che pero' non giovano alla salute di chi ne viene a contatto. Contro le specie esofile (cioe' che pungono all'aperto) diurne, invece, non vi e' altro mezzo che utilizzare lozioni insettifughe. In casa inoltre e' importante eliminare eventuali microfocolai domestici, come sottovasi di piante e bacinelle". A spiegarci come proteggerci dai fastidiosi insetti e' stato Roberto Pantaleoni, dell'Istituto per gli studi degli ecosistemi (Ise) del Cnr e docente dell'Universita' di Sassari,su Almanacco della Scienza.

"Le zanzare cercano le loro 'vittime' in presenza di segnali involontariamente lanciati dal bersaglio, come gli odori, la respirazione, il calore e l'umidita' emessi", ha spiegato il ricercatore dell'Ise-Cnr. "E' vero che sono piu' aggressive alcune specie, come la 'zanzara tigre', introdotte di recente nel nostro Paese", ha aggiunto. La puntura degli insetti non comporta rischi di allergie. "Leggendo le statistiche in modo corretto si desume che sono piu' diffuse le allergie da peli di cani e gatti da pollini, saponi e altri prodotti per la cura della persona", ha sottolineato Pantaleoni. "Esistono poi situazioni particolari nelle quali piccoli insetti come gli Psocotteri, ma soprattutto i loro stretti parenti, gli acari, possono causare problemi in soggetti predisposti. Solo nelle persone allergiche, infine, la puntura di Imenotteri aculeati (vespe, api e altri) puo' avere conseguenze gravi e il caldo peggiora l'eventuale stato di malessere di chi ne e' afflitto", ha aggiunto. Tuttavia, la lotta alle zanzare non e' un'operazione banale.

"La lotta adulticida, esclusivamente chimica, andrebbe limitata a casi d'emergenza, mentre la lotta antilarvale, che puo' avvalersi di preparati microbiologici, e' la colonna portante di un buon programma di controllo. Non vanno trascurati - ha concluso il ricercatore - in questi casi gli interventi di bonifica ambientale e quelli di tutela dei predatori di zanzare, come pipistrelli e uccelli insettivori".

 












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