Cnr: esami, dormire almeno 8 ore migliora le prestazioni E-mail
Scritto da Consiglio nazionale delle ricerche   
Mercoledì 20 Maggio 2009 16:24
E' ampiamente dimostrato che la qualita' e la quantita' di sonno (non meno di 8-9 ore) migliorano le funzioni cognitive quali l'apprendimento, il pensare flessibile, la fluenza verbale e la capacita' di affrontare novita' o eventi inattesi''. Lo ha detto Carlo Musio, dell'Istituto di cibernetica 'E. Caianiello' (Icib) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Pozzuoli (Na), a proposito dell'abitudine giovanile di andare tardi a letto anche se sotto esame.
''Tali funzioni - ha spiegato il ricercatore - fanno infatti capo a uno specifico area della corteccia cerebrale prefrontale che risentirebbe in modo negativo delle condizioni di mancanza di sonno''.
La produttivita' e la performance scolastica e', almeno in parte, associata alla regolazione del ciclo sonno-veglia, fenomeno circadiano strettamente correlato al ciclo luce-buio. ''La genesi e la regolazione di tali ritmi - ha proseguito - sono estremamente complessi e sono determinati da un cospicuo intreccio di meccanismi fisiologici, per lo piu' di natura nervosa centrale e periferica, e di modalita' sensoriali, quella visiva in primis''.
Quando e' meglio studiare, allora? ''Applicarsi durante il giorno potrebbe essere piu' produttivo e meno faticoso che 'tirare tardi' sui libri - ha concluso Musio - ma recenti studi sembrano dimostrare che le menti dei ragazzi cominciano a svegliarsi molto tempo dopo il regolare inizio delle attivita' scolastiche''.
Per i futuri maturandi, quindi, e' preferibile dormire nelle ore giuste e in modo regolare e studiare dopo un adeguato riposo, senza sconvolgere il naturale ritmo biologico.
 












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