Più sole fa bene alla salute degli anziani E-mail
Scritto da Cordis   
Mercoledì 13 Maggio 2009 15:48
Prendere piu' sole puo' aiutare le persone anziane a essere piu' sane e a evitare l'insorgere di disturbi come le malattie cardiovascolari e il diabete. Lo ha rilevato uno studio, svolto presso la Warwick Medical School nel Regno Unito, in collaborazione con l'Istituto di Shanghai di scienze biologiche (Cina), pubblicato sulla rivista Diabetes Care e riportato dal notiziario europeo Cordis. I ricercatori hanno svolto un'indagine sul rapporto tra la carenza di vitamina D e la sindrome metabolica in 3.262 cinesi di eta' compresa tra i 50 e i 70 anni.
La vitamina D e' prodotta nella pella attraverso l'esposizione al sole e una sua carenza puo' causare molti problemi di salute, tra cui la decalcificazione delle ossa, l'indebolimento dei muscoli e il rachitismo nei bambini. I ricercatori hanno scoperto una forte correlazione tra la carenza di vitamina D e la sindrome metabolica. La sindrome metabolica e' una combinazione di disordini metabolici e clinici che puo' aumentare il rischio per una persona di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete, per il fatto che aumenta la resistenza all'insulina.
''La carenza di viatmina D - ha spiegato Oscar Franco della Warwick Medical School, che ha guidato la ricerca - e' sempre di piu' un disturbo che causa grandi problemi di salute a livello mondiale, con un impatto particolarmente grave sugli anziani. I nostri risultati sono coerenti con i dati rilevati sulla popolazione britannica e americana. Abbiamo risontrato che livelli bassi di vitamina D erano associati a un aumentato rischio di sviluppare la sindrome metabolica e [erano] anche notevolmente associati ad un'aumentata resistenza all'insulina''.
Sono molti i fattori influire che influiscono sulla maggiore carenza di vitamina D nelle persone anziane, ad esempio, una vita piu' sedentaria, piu' tempo passato in casa, il processo di invecchiamento naturale e una dieta piu' povera con un minore contenuto di vitamina D naturale.
''Con l'invecchiare la nostra pelle diventa meno capace di formare vitamina D e la nostra dieta diventa probabilmente anche meno varia'', ha detto Franco. ''La cosa piu' importante  - ha continuato - e', tuttavia, che la produzione di vitamina D da parte del derma attraverso un'esposizione normale ai raggi UVB (ultravioletti B o a medio spettro) diminuisce con l'aumentare dell'eta' a causa dell'atrofia della pelle. Con l'invecchiare potrebbe diventare necessario passare piu' tempo fuori casa per riuscire a mantenere gli stessi livelli di vitamina D che si possedevano quando si era piu' giovani''.
Franco ha poi invitato a compiere ulteriori ricerche sull'argomento, dicendo che ''in tutto il mondo ormai e' riconosciuto il problema della carenza di vitamina D e la sindrome metabolica rappresenta un'epidemia mondiale''. Occorrono infatti ulteriori ricerche per scoprire il motivo per cui nelle persone anziane i livelli di vitamina D sono piu' bassi e come cio' e' collegato allo sviluppo della sindrome metabolica e alle malattie metaboliche.
 












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