Fecondazione: è in corso a Roma un convegno sulla situazione italiana E-mail
Scritto da Societa' Italiana di Fertilita' e Sterilita   
Mercoledì 13 Maggio 2009 12:33
Un nuovo patto tra il medico e la coppia che si sottopone al trattamento di procreazione medicalmente assistita, in particolare tra il medico e la donna. E' questo l'elemento di maggiore importanza che, secondo la Societa' Italiana di Fertilita' e Sterilita' (Sifes), deriva dalla sentenza con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente incostituzionale la legge 40 del 2004, sottolineando come la legge e i convincimenti politici (o ideologici) che ne stanno alla base  non possano sostituirsi alla scienza medica e alle buone pratiche di medicina e che tali pratiche vanno concordate, sulla base di evidenze cliniche, attraverso il rapporto medico paziente. ''Un concetto che per anni - si legge in una nota della Sifes - e' stato, invece, condizionato sul terreno della procreazione assistita da norme ce non avevano supporto scientifico''.
Il convegno della Sifes, in corso oggi a Roma nella Sala della Colonne  di Palazzo Marini, vede insieme tutto il mondo della fecondazione assistita e numerosi autorevoli giuristi per mettere a punto le linee di comportamento che si dovranno attuare  dopo la sentenza della Consulta.
Tra i temi in discussione oggi a Palazzo Marini, le possibilita' e le modalita' di attuazione della diagnosi genetica di preimpianto, resa possibile dalla sentenza della Corte Costituzionale, almeno per le coppie infertili portatrici di malattie a trasmissione genetica, e la necessita' di arrivare in tempi rapidi alla creazione di un organismo scientifico nazionale indipendente che detti autonomamente gli indirizzi di buona pratica medica riguardo ai temi della Pma.
 












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