Statine salvano vite in chi è a rischio, ma non in persone sane E-mail
Scritto da Franca Bonifazi   
Giovedì 20 Gennaio 2011 11:58

Le statine, il principale farmaco per abbassare il colesterolo, sono efficaci nel salvare vite umane se prescritte a persone a rischio cardiovascolare, ma forse non altrettanto se date alle persone sane. E' la conclusione a cui e' arrivata una ricerca pubblicata dalla Cochrane Library, basata sulla revisione di 14 studi precendenti sull'argomento.
Alcuni studi hanno affermato che le statine potrebbero avere un effetto protettivo da infarti e ictus anche sulle persone considerate non a rischio di questi eventi, anche se l'uso di questo farmaco e' stato associato a effetti collaterali come danni al fegato e ai reni e dolori muscolari. Dall'analisi effettuata dal Cochrane Heart Group della London School of Hygiene and Tropical Medicine e' emerso che forse i rischi sono superiori ai benefici nel caso delle persone sane. ''Di sicuro le statine riducono la mortalita' per eventi cardiovascolari - hanno scritto gli autori - ma non c'e' nessuna evidenza che il vantaggio sia lo stesso se vengono prese dalle categorie non a rischio. La decisione di prescriverle a questi pazienti deve essere valutata attentamente''. Attualmente le statine vengono prescritte in chi ha gia' avuto un evento cardiovascolare o comunque e' considerato a rischio, mentre uno studio pubblicato nel 2008 dal New England Journal of Medicine aveva affermato che anche nelle persone sane si ottiene una diminuzione del 50 per cento dei livelli di colesterolo.

 












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