Contro il Parkinson meglio provare con mGlu E-mail
Mercoledì 17 Settembre 2008 13:10
Sembrano essere efficaci nel rallentare la progressione neurodegenerativa indotta dal morbo di Parkinson i farmaci a base di mGlu, i recettori metabotropici del glutammato. Lo ha spiegato a Taormina, nel corso del Convegno internazionale sugli mglu, P.J.Conn, Direttore del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Nashville. Il ricercatore ha infatti illustrato in anteprima i risultati dello studio condotto su pazienti affetti da Parkinson, schizofrenia e ansia. "Attualmente- afferma Conn- non esistono terapie farmacologiche in grado di rallentare la progressione di tale patologia. Le cure esistenti mirano esclusivamente al controllo delle manifestazioni della malattia quali il rallentamento del movimento e il tremore a riposo. I farmaci che agiscono sui recettori mGlu hanno invece lo scopo di controllare, non solo i sintomi motori della malattia di Parkinson, ma sono in grado di  attenuare il processo neurodegenerativo che caratterizza tale patologia". Il confronto tra Conn e gli altri esperti provenienti dai cinque continenti è stato davvero significativo.
Il simposio non ha solo lo scopo di fare l’up-to-date delle ricerche svolte sul tema in questi ultimi tre anni, ma soprattutto quello di trovare delle linee di ricerca comuni per giungere a validi risultati per la cura di patologie di forte impatto sociale.
Per quanto concerne il reflusso gastroesofageo che affligge il 35% della popolazione europea domani ci saranno due importanti interventi di esperti americani.
 












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