Trapiantati occhi elettronici a paziente con retina danneggiata E-mail
Venerdì 23 Ottobre 2009 00:00
Ha avuto successo il primo trattamento mirato di tipo biotecnologico per restituire la vista alle persone con visione limitata. Una donna di 50 anni di New York, cieca dall'età di 13 anni, è infatti riuscita a recuperare parzialemente la vista grazie ad un trapianto di occhi elettronici sperimentali. "La donna aveva perso la vista a causa della degerazione della sua retina dovuto alla retinitis pigmentosa, una malattia genetica. Ora, grazie alla nuova tecnologia, è in grado di distinguere nuovamente tra luce ed ombra, focalizzare figure, guardare il cibo sul piatto e muoversi in ambienti non familiari" ha detto Lucian V. Del Priore del NewYork-Presbyterian Hospital e del Columbia University Medical Center, che ha eseguito l'intervento nello scorso 26 giugno. "L'impianto elettronco, componente del sistema Argus II Retinal Stimulation System e sviluppato dalla Second Sight Medical Products di Sylmar, California, è progettato per stimolare direttamente le cellule della retina". L'impianto, che è stato installato finora in circa 20 pazienti statunitensi affetti da retinite pigmentosa, è costituito da una piccola camera da montare su degli occhiali, un microprocessore con batteria, ed un sistema elettronico di stimolazione della retina. Questo è il primo trapianto effettuato con successo su un paziente di New York. "Siamo molto soddisfatti dei risultati, e fiduciosi per il futuro" ha detto Del Priore. "L'apparecchio non è in grado di ripristinare totalmente la vista nei pazienti, ma la loro disabilità viene fortemente ridotta, dando loro un grande vantaggio per la vita di ogni giorno".  
 












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