La proteina C-Reattiva non causa le malattie cardiache E-mail
Venerdì 03 Luglio 2009 16:42
La proteina C-Reattiva, considerata finora un indicatore di rischio per le malattie cardiache, non è la causa diretta della malattia. Lo ha scoperto un team internazionale di ricercatori, per i quali la proteina, normalmente utilizzata come indicatore, non è un bersaglio valido dei farmaci. Lo studio, finanziato parzialmente dall'Unione Europea (attraverso tre progetti distinti: CARDIOGENICS, EURODIA e PROCARDIS), è stato pubblicato sul Journal of American Medical Association. "La proteina C-Reattiva (CRP) era considerata un bersaglio valido per i futuri trattamenti, visto che un aumento del livello di questa proteina nel sangue corrisponde ad un rischio maggiore di malattie cardiache coronariche. Alcuni ricercatori miravano proprio alla CRP per progettare un farmaco. Alla luce di questa scoperta, i loro obiettivi dovranno essere riconsiderati" ha detto il professor Paul Elliott, del dipartimento di epidemiologia e sanità pubblica presso l'Imperial College di Londra, a capo dello studio. "Abbiamo scoperto che questa associazione tra CRP e malattie cardiache non è causale. Diverse varianti del gene della CRP non sono associate ad un maggiore o un minor rischio: quindi la CRP non può essere responsabile. La proteina è semplicemente un marcatore dell'infiammazione cardiaca, non ne è la causa". I ricercatori sono riusciti anche ad identificare delle nuove varianti di altri geni associata all'insorgenza delle malattie cardiache coronariche. "Se saranno confermate da altri studi, queste potrebbero fornire indizi per individuare nuovi bersagli per il trattamento della malattia" ha aggiunto Elliot.
 












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