Bloccato il virus di Ebola, almeno in provetta E-mail
Mercoledì 24 Giugno 2009 13:58
Il virus Ebola è stato bloccato in una coltura di cellule: per i ricercatori questo risultato potrebbe portare alla prima terapia per questa malattia mortale. Gli scienziati della University of Texas Medical Branch di Galveston, Stati Uniti, hanno scoperto due vie metaboliche che il virus Ebola utilizza per infettare le cellule. Bloccando l'attivazione di queste vie tramite sostanze apposite, i ricercatori hanno arrestato l'infezione di cellule coltivate. Questo esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Drug Discovery Research, è il primo passo verso la prima terapia efficace contro questo virus. Ebola causa febbri emorraggiche spesso fatali, con il 90 per cento di mortalità in alcune epidemie, che avvengono periodicamente in natura. Non esistono vaccini e il virus è considerato una possibile arma per il bio-terrorismo. "Abbiamo scelto un nuovo approccio per bloccare l'infezione" spiega il professor Robert Davey, immunologo e microbiologo a capo della ricerca . "Ci siamo focalizzati più sulle cellule ospite che sul virus in sè. Il virus non è niente senza la cellula ospite, ha bisogno delle suo proteine e della sua energia per potersi replicare e diffondere. Sopprimendo le proteine cellulari di cui ha bisogno, possiamo fermare la malattia durante il suo corso". Per identificare le proteine chiave, i ricercatori hanno condotto degli esperimenti su larga scala su delle cellule coltivate bloccando l'espressione di centinaia di geni che potrebbero essere utili all'Ebola. Hanno poi iniettato nelle cellule un virus "pseudo" Ebola, cioè un virus artificiale che presenta le sue proteine di membrana e lo stesso modo di infettare le cellule, ma abbastanza sicuro da poter essere usato per esperimenti di laboratorio. "I risultati sono stati soddisfacenti ma difficili da interpretare" spiega Davey. "Il virus infettava in alcuni casi e si bloccava in altri. Per capire cosa questo significava, abbiamo utilizzato degli algoritmi statistici progettati appositamente per questo tipo di analisi". Ne è risultato che due vie metaboliche sembravano essere particolarmente inportanti per la sopravvivenza del virus Ebola nelle cellule: la PI3 chinasi e la CAMK2. "Abbiamo testato dei farmaci per bloccare queste due vie metaboliche sul virus reale, nei laboratori di massimo contenimento, sulla variante più letale del virus, l'Ebola Zaire" spiega Davis. "Ne è risultato che bloccando PI3 chinasi la concentrazione del virus era ridotta del 65 per cento, mentre bloccando CAMK2 il virus semplicemente moriva. Questi risultati sono di estrema importanza, e un enorme potenziale di sfruttmamento farmaceutico".
 












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