Il punto sulle nuove tecniche di contraccezione maschile E-mail
Venerdì 12 Giugno 2009 12:55

Oltre alla vasectomia, metodo di contraccezione che consiste nella chiusura dei dotti deferenti per impedire agli spermatozoi di raggiungere lo sperma, si stanno sperimentando e sviluppando numerose nuove tecniche di contraccezione maschile. La "No Scalpel Vasectomy" è tra le ultime tecniche chirurgiche utilizzate: consiste in una piccola incisione della cute dello scroto per estrarre il dotto deferande per legarlo, reciderlo ed occluderlo. La tecnica si svolge senza bisturi ed è reversibile, con ottimi esiti se il ripristino è effettuato entro 8-10 anni dal primo intervento. La sterilità subentra a 90 giorni dall'intervento. John Herr, Direttore del Centro di Ricerca sulla Salute Contraccettiva e Riproduttiva dell’università della Virginia ha creato un kit post-vasectomia per il controllo della fertilità. Il test è approvato dalla Food and Drug Administration e negli Stati Uniti è già in commercio sul web. Uno studio del National Research Institute for Family Planning di Pechino ha dimostrato che un'iniezione di 500 milligrammi di testosterone al mese inibisce la produzione di spermatozoi, con un tasso di gravidanza paragonabile a quello dato dalla pillola anticoncezionale femminile. La tecnica necessita di altri controlli per verificare l'efficacia a lungo termine ed eventuali effetti collaterali gravi. Un altro studio che si sta svolgendo sotto il controllo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è al lavoro su una tecnica contraccettiva maschile che unisce 200 mg di progestinico e 1000 mg di androgeno, da somministrare tramite iniezione ogni 8 settimane per 2 anni. Questo metodo inibisce la produzione di spermatozoi in modo reversibile senza effetti collaterali nocivi. Negli Stati Uniti è in corso di sperimentazione in 3 stati l'Intra Vas Device, un dispositivo formato da due tappi di silicone inseriti all'interno dei dotti deferenti tramite microchirurgia. Se lo sperma oltrepassa la prima barriera, è il secondo tappo di silicone a fermarlo. Nei laboratori di Adelaide, Australia, è in corso di sperimetazione un sistema "telecomandato" di apertura e chiusura dei dotti deferenti. Una micro-valvola grande come un chicco di riso all'interno dei vasi può essere comandata dall'impulso di un telecomando. In India, infine, un metodo a base di anidride maleica e dimetilsolfossido iniettate direttamente nei dotti deferenti permetterebbe di rompere le membrane cellulari degli spermatozoi disattivando la loro capacità di legarsi all'ovocita femminile.

 












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