Ufficializzati i finanziamenti europei sui farmaci innovativi E-mail
Scritto da Cordis   
Mercoledì 20 Maggio 2009 16:45
La Commissione europea ha rilasciato i dati riguardanti i primi pogetti finanziati attraverso l'Iniziativa tecnologica congiunta (Itc) sui farmaci innovativi (Imi). I 15 progetti si divideranno un finanziamento complessivo di 246 milioni di euro. 110 milioni di euro deriveranno dal Settimo programma quadro (7°PQ), mentre l'industria farmaceutica fornira' i rimanenti 136 milioni di euro attraverso contributi in natura (ad esempio, personale, laboratori, materiali e ricerca clinica).
L'Imi e' una delle cinque Itc lanciate finora nell'ambito del 7°PQ. Riunisce organizzazioni di ricerca pubbliche e aziende farmaceutiche con lo scopo di risolvere le strozzature che attualmente ostacolano il processo di sviluppo dei farmaci. Gli strumenti sviluppati dall'Imi aiuteranno, ad esempio, gli scienziati ad accelerare lo screening di potenziali farmaci sulla loro efficacia e sicurezza. L'Imi e' anche molto impegnata sul fronte della formazione e della condivisione di conoscenza.
Il primo invito a presentare proposte dell'Imi (che si e' chiuso a luglio 2008) ha ricevuto circa 150 candidature da consorzi costituiti da organizzazioni di ricerca, piccole e medie imprese (Pmi), organizzazioni di pazienti e organismi di regolamentazione. I 15 progetti scelti da esperti indipendenti per essere finanziati sono stati selezionati in base a criteri scientifici convincenti e alla loro capacita' di affrontare le strozzature nei processi di sviluppo dei farmaci.
''Sono contento di vedere che questo modello pionieristico di collaborazione tra l'industria e la Commissione sia stato accolto cosi' favorevolmente in tutta l'Europa'', ha commentato Arthur Higgins, amministratore delegato della Bayer Healthcare e presidente della Federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche (Efpia). ''L'Imi - ha continuato - stabilira' nuovi standard relativi alla condivisione dei dati e lo scambio di conoscenza''.
I progetti selezionati affrontano una varieta' di questioni e mallattie: quattro si concentrano sulla formazione e tre saranno impegnati su questioni legate alla sicurezza e all'efficacia dei farmaci. Per quanto riguarda le malattie, ci sono progetti sul diabete, il cancro, il dolore, i disturbi psichiatrici, le malattie neurodegenerative, l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Copd).
La negoziazioni degli appalti sono in corso e si dovrebbero concludere entro la fine dell'anno. Un secondo invito a presentare proposte IMI dovrebbe essere pubblicato nell'autunno 2009. Questo invito riguardera' probabilmente soprattutto l'oncologia, la diagnosi delle malattie infettive, le malattie infiammatorie croniche e la gestione della conoscenza.
''Sono felice di vedere che questo singolare partenariato pubblico-privato stia dando i suoi frutti. Il nostro obiettivo e' quello di trasformare l'Europa in un campionato della ricerca farmaceutica'', ha detto Janez Potocnik, il commissario europeo per la Scienza e la ricerca. ''In tempi di crisi - ha aggiunto - un tale modello di cooperazione si dimostra adatto a rispondere sia agli obiettivi di competitivita' dell'Ue che ai bisogni della sanita' pubblica''.
Le Itc sono meccanismi di finanziamento nuovi partiti nel 7°PQ e finora sono stati lanciati cinque di questi partenariati pubblico-privati: Imi, Artemis (Embedded Computing Systems Initiative), Clean Sky (incentrata sull'aeronautica e sul trasporto aereo), Eniac (European Nanoelectronics Initiative Advisory Council) e Fch (Fuel Cells and Hydrogen Initiative).
Attraverso la combinazione di tentativi di ricerca in settori di rilievo, questi meccanismi di finanziamento dovrebbero favorire la competitivita' europea e migliorare la qualita' della vita. Nell'ambito delle Itc i fondi della Commissione sostengono la partecipazione dei ricercatori del settore pubblico, le Pmi e le parti interessate (come i gruppi di pazienti), mentre i partner industriali finanziano la propria partecipazione.
L'Imi disponde di una dotazione di bilancio di 2 milioni di euro per il periodo dal 2008 al 2013, di cui la meta' proveniente dalla Commissione e l'altra meta' dall'industria.
 












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