Appello contro la fusione piezonucleare
Scritto da Emanuele Perugini   
Lunedì 28 Maggio 2012 15:48

Appello al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca scientifica

Gli antefatti2009: vengono pubblicati alcuni lavori [1, 2] nei quali si sostiene di avere scoperto il fenomeno della "fusione piezonucleare". Questo presunto fenomeno consisterebbe nel fatto che, sottoponendo un materiale a sollecitazioni meccaniche, al suo interno si inducono reazioni nucleari. Queste affermazioni vengono anche pubblicizzate tramite siti e filmati su internet.

In questi ambiti è possibile trovare affermazioni assolutamente incredibili come questa: "E’ un nuovo volto della fissione, quello che si sta studiando, nel quale pacchetti di onde chiamati ”fononi” provocano la separazione di nuclei di elementi leggeri (ossia con un numero atomico pari o inferiore a quello del ferro)." Oppure ascoltare la narrazione delle loro gesta dalla viva voce dei protagonisti: http://www.youtube.com/watch?v=TEncIQKJ4N4

2009/2010: escono tre lavori [3-5] da parte di importanti istituzioni di ricerca, tra cui l'INFN di Frascati e l'Università di Uppsala, che non confermano i risultati sulla fusione piezonucleare e sollevano forti dubbi sulla validità dei dati precedentemente pubblicati su questo argomento.

2009: nel ddl sul piano energetico nazionale viene fatto inserire un emendamento che impegna il governo a finanziare la ricerca sul piezonucleare. Tra i promotori di questa iniziativa alcuni parlamentari della Lega Nord. Nelle varie carte parlamentari si millanta che le reazioni piezonucleari sarebbero un fatto scientificamente acclarato e ormai prossimo ad avere importanti ricadute applicative.

2011: il Prof. Alberto Carpinteri, ordinario di scienza delle costruzioni del Politecnico di Torino, viene nominato presidente dell'INRIM. Carpinteri è uno dei coautori degli articoli nei quali si sostiene l'esistenza delle reazioni piezonucleari.

4 maggio 2012: al Politecnico di Torino viene organizzato un convegno articolato in due parti. La prima ha per oggetto le cosiddette "reazioni nucleari a bassa energia" e vi sono contributi tanto sulle reazioni piezonucleari quanto su un altro argomento di pari dignità scientifica, la fusione fredda. A questa parte "innovativa" del convegno se ne affianca un'altra sul nucleare tradizionale. Il convegno è organizzato congiuntamente dall'INRIM e dall'associazione culturale Solidarietà e Sviluppo (http://www.solidarieta-sviluppo.org/): http://theatomunexplored.com/ Nel corso di questo convegno vengono anche delineati i possibili campi di applicazione di queste "scoperte". Pur con le dovute cautele si prevedono sconvolgimenti radicali in molti campi della scienza e della tecnologia: "E’ presto per parlare di eventuali applicazioni, ha detto Carpinteri, ma secondo l’esperto, l’energia potrebbe non essere l’unico banco di prova di questo nuovo campo di ricerca. L’emissione di neutroni legata ai terremoti, per esempio, potrebbe in futuro entrare a far parte dei segnali precursori dei terremoti finora noti. Alla luce dei nuovi dati, infine, potrebbero essere anche rivisti gli attuali modelli del ciclo del carbonio." Nel contempo della faccenda cominciano ad interessarsi, in modo critico e sollevando seri dubbi sulla credibilità del tutto, anche alcuni autorevoli organi di stampa. Negli articoli pubblicati si paventa la possibilità che dietro questa improbabile vicenda scientifica, a prescindere dalla sua infondatezza, si possano celare interessi materiali assai rilevanti: http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-05-13/piezopoli-thriller-italiana-081753.shtml?uuid=Ab5GarbF http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/05/04/inrim-scalata-di-ex-an-per-il.html

[1] Piezonuclear Neutrons From Brittle Fracture: Early Results of Mechanical Compression Tests", Carpinteri A.; Cardone F.; Lacidogna G., Source: STRAIN Volume: 45 Issue: 4 Pages: 332-339 Published: AUG 2009. [2] "Piezonuclear Neutrons", Cardone Fabio; Mignani Roberto; Petrucci Andrea, PHYSICS LETTERS A Volume: 373 Issue: 22 Pages: 1956-1958, Published: MAY 11 2009. [3]"Comment on Piezonuclear decay of thorium" [Phys. Lett. A 373 (2009) 1956], Ericsson G.; Pomp S.; Sjostrand H.; et a, PHYSICS LETTERS A Volume: 373 Issue: 41 Pages: 3795-3796, Published: OCT 5 2009. [4] "Comment on Piezonuclear decay of thorium" [Phys. Lett. A 373 (2009) 1956], Kowalski ., PHYSICS LETTERS A Volume: 374 Issue: 4 Pages: 696-697, Published: JAN 11 2010. [5] "Remarks on Piezonuclear neutrons from fracturing of inert solids", Spallone, A., Calamai, OM., Tripodi, P., PHYSICS LETTERS A Volume: 374 Issue: 38 Pages: 3957-3959, Published: AUG 23 2010.

 

Testo dell'appello La ricerca scientifica condotta negli enti pubblici di ricerca e nelle università ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello per l’Italia. Uno degli elementi chiave per spiegare il successo del nostro sistema ricerca è che si è sempre improntato al massimo rispetto del cosiddetto “metodo scientifico”, un corpus di regole sviluppatosi nel corso dei secoli e ormai universalmente accettato dalla comunità dei ricercatori. I fondamenti etici di questo modo di procedere sono la condivisione delle informazioni e la possibilità di verificare e riprodurre in modo indipendente ogni affermazione o risultato. Il ruolo degli enti pubblici di ricerca deve essere quello di promuovere la ricerca nel pieno rispetto delle pratiche adottate dalla comunità scientifica internazionale, oltre allo svolgimento dei propri compiti istituzionali di servizio al paese. Ciò non significa mancanza di apertura nei confronti delle novità, al contrario, è proprio questo il motore di ogni attività di ricerca. Le novità però devono essere vagliate attentamente per evitare di incorrere in errori o, peggio, in vere e proprie frodi. Questo è un dovere morale specie quando le risorse da investire sono pubbliche. Quanto sta accadendo all'INRIM è preoccupante perché si colloca al di fuori della tradizione del metodo scientifico e rischia di gettare discredito sull'intero sistema della ricerca italiana oltre a produrre un significativo spreco di risorse umane e finanziarie. L’INRIM è deputato alle ricerche di metrologia indispensabili alla comunità scientifica, e prima ancora alla tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini. Esistono altre istituzioni deputate alle ricerce sulle reazioni nucleari quali l’INFN e l'ENEA. Per quanto sopra esposto i firmatari invitano il ministero vigilante ad intervenire tempestivamente al fine di verificare se corrispondono al vero le affermazioni, più volte ripetute e riportate a mezzo stampa, che si intende porre tra le priorità dell'attività dell'INRIM lo studio delle reazioni piezonucleari. I proponenti ritengono che questo getterebbe discredito sull'intero sistema della ricerca e auspicano che si possa ricondurre la politica del nostro istituto metrologico nazionale entro i canoni della prassi scientifica unanimemente accettata in tutto il mondo. Questo soprattutto al fine di evitare che risorse pubbliche, in un momento difficile per il paese e per il suo sistema ricerca, vengano allocate per finanziare e sostenere progetti privi, per lo meno allo stato attuale, di alcun fondamento scientifico.

Elenco dei firmatari

https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AuTZpsYuQbVKdHZ4X1gzVHFOVGlQU0JmSHdCLXo3M1E#gid=0

 












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