L'Unesco vuole impegni concreti e non soluzioni tampone: sede WWAP Perugia a rischio
Scritto da Emanuele Perugini   
Venerdì 30 Aprile 2010 11:46
La decisione, annunciata lo scorso 28 aprile dal Ministero dell’Ambiente, di finanziare fino al 2012 il programma UN WWAP di studio sulle risorse idriche ospitato a Perugia non convince la sede Unesco di Parigi che chiede la stabilizzazione del programma attraverso la ratifica dei protocolli del 2007, firmati  dagli allora ministri degli Esteri Gianfranco Fini e dell’Ambiente da Altero Matteoli. A rendere noto il persistere del problema e' Lucio Ubertini, ordinario di costruzioni idrauliche alla Sapienza Università di Roma ed esperto di risorse idriche di fama internazionale.
"L’annuncio del ministero di un finanziamento per altri due anni senza fissare una data per la ratifica dei protocolli – dice – non è affatto piaciuto a Parigi che lo interpreta probabilmente come una ulteriore ‘presa di tempo’ da parte dell’Italia. Noi italiani siamo abituati a questo modo di procedere per rinvii e provvedimenti tampone ma all’estero non ci capiscono, nel 2007 l’Italia ha promesso una ratifica, i cui termini sono già scaduti nel 2009: questo che ci chiedono".Anche perché l’Italia nel 2007, aggiunge Ubertini, "strappo' la sede dell’UN WWAP con molto impegno e non senza che vi fossero altre candidature, che oggi, di fronte all’inottemperanza del Governo, vengono rilanciate da alcuni paesi che aspirano ad ospitare il programma". “Concretamente il rischio è che un altro paese avanzi la sua candidatura e garantisca immediata stabilità al programma – conclude Ubertini – in tal caso l’Unesco potrebbe decidere di toglierci la sede UN WWAP e di darla a qualcuno che sappia sostenere il programma come merita. Per l’Italia sarebbe una grave perdita di immagine”.
 












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