Incendi: progetto Ue per mappare rapidamente le zone a rischio
Scritto da Valentina Arcovio   
Venerdì 21 Agosto 2009 17:08
I recenti incendi boschivi in Portogallo e nel Nord della Spagna, nonché le massicce inondazioni a Taiwan, hanno sottolineato l'importanza di reagire velocemente ai disastri naturali. Il progetto, finanziato dall'UE, Safer ("Services and applications for emergency response") sta lavorando per rendere possibile tutto ciò fornendo un sistema di mappatura rapida delle aree a rischio di disastro e altri strumenti per aiutare a ottimizzare la risposta ai disastri. A darne notizia è stato un servizio pubblicato sul notiziario europeo Cordis.
Il progetto, finanziato con circa 27 milioni di euro attraverso il tema "Spazio" del Settimo programma quadro (7° PQ), è parte del programma Gmes (monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza).
Gli incendi boschivi costituiscono una perdita significativa per la vita dei cittadini, oltre che per la natura e la flora e fauna selvatiche, nell'UE e - in parte a causa degli effetti dei cambiamenti climatici - sembrano aumentare ogni anno. In tutto il mondo, vaste aree del pianeta sono devastate da incendi e inondazioni. Sistemi di allerta rapida che usano tecnologie satellitari sono altamente raccomandati, ma è anche fondamentale che una volta che sia stato dato un allarme, la risposta sia veloce ed efficiente.
Per ampie zone del mondo, le carte esistenti che mostrano importanti infrastrutture, come strade, ferrovie o agglomerati urbani, non sono aggiornate e questo potrebbe rivelarsi un ostacolo grave per un'operazione di emergenza. Occorrono urgentemente carte precise per aiutare i vigili del fuoco e gli altri servizi di protezione civile nelle loro operazioni di salvataggio.
Raccogliere informazioni cartografiche manualmente sarebbe estremamente difficile e richiederebbe moltissimo tempo. Uno degli obiettivi principali del progetto Safer, che riunisce la competenza di 55 partner (tra i quali il Centro comune di ricerca e diverse piccole e medie imprese, tra gli altri), è quello di usare le tecnologie basate su satelliti e radar per compilare un database esatto di carte che possano essere richieste immediatamente quando si verifica un'emergenza.
Allo stesso modo, ottenere delle immagini precise delle aree colpite dal disastro può essere difficile, in particolare durante gli incendi quando il fumo ostacola la visuale. Uno degli obiettivi tecnologici del progetto è quello di sfruttare al massimo i radar e le tecniche di formazione delle immagini avanzate per ottenere mappe di riferimento utili da usare durante la risposta a un'emergenza.
Anche se il progetto triennale è ancora in fase pre-operativa, i partner di Safer hanno già iniziato a impegnarsi fornendo servizi durante gli incendi in Sardegna, Italia, a luglio e l'inondazione di maggio in Bangladesh che è costata la vita a circa 80 persone. Safer ha fornito carte di riferimento durante entrambi questi eventi.
L'obiettivo generale di Safer è quello di rafforzare la capacità dell'Europa di rispondere a incendi, inondazioni, eruzioni vulcaniche, frane e crisi umanitarie. Sulla base del successo di precedenti progetti finanziati dall'UE, i partner mirano a fornire servizi non solo durante la fase di emergenza ma intendono creare, affinare e validare strumenti che contribuiranno alle attività di riabilitazione e ricostruzione e alla preparazione a eventi futuri.
Safer è uno dei primi risultati tangibili del programma europeo Gmes. L'obiettivo principale del Gmes è quello di monitorare e capire meglio il nostro ambiente e di contribuire alla sicurezza. Fornisce dati sulla terra, il mare e l'atmosfera per informare i responsabili delle decisioni su questioni che riguardano i cambiamenti climatici e la sicurezza dei cittadini. I suoi servizi pre-operativi furono lanciati nel 2008 e si prevede che passerà alla fase operativa nel 2011.
 












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