Appello per evitare chiusura Istituto italiano per Africa e Oriente E-mail

Profondo rammarico per la possibile chiusura dell'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente e un "accorato appello affichè  questa deprecabile eventualita' venga scongiurata". Queste le parole espresse in un comunicato diffuso dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell'Università di Napoli "L'Orientale". La nota è stata inviata al termine della riunione che aveva all'ordine del giorno l'analisi del decreto 112. Sin dalla fondazione dell’allora Istituto Italiano per il Medio e l’Estremo Oriente, risalente agli anni ’30 del Novecento, l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale ha operato in stretta collaborazione con l’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, con proficui scambi di professori, lettori, esperti, per iniziative culturali scientifiche e diplomatiche di rilievo nazionale ed internazionale. Questa collaborazione è stata ripresa ed approfondita da Giuseppe Tucci, già nell’immediato dopoguerra, concretizzandosi nella realizzazione di importanti progetti scientifici: un esempio ne è la monumentale edizione scientifica dell’Opus Geographicum di Al-Idrisi, noto come il libro di Ruggero. Negli anni, il percorso di attività e ricerca scientifica di comune interesse si è sempre più ampliato ed arricchito, traducendosi nella formalizzazione di Convenzioni specifiche di reciproca e sentita soddisfazione, che hanno dato vita a Missioni Archeologiche, Pubblicazioni, Convegni, Mostre che a tutt’oggi costituiscono un dialogo privilegiato fra le nostre due Istituzioni. Tale dialogo si è rivelato ancor più importante e significativo all’indomani della fusione dell’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente con l’Istituto per l’Africa, che ha visto arricchire di ulteriori ambiti il già vasto contesto di interessi scientifici condivisi. Va infine aggiunto che gran parte dei nostri docenti impegnati nelle ricerche sull’Asia e sull’Africa sono al contempo membri a pieno titolo dell’IsIAO, nel quale svolgono ruoli di rilievo, anche in quanto membri della direzione scientifica ed amministrativa. "Si comprende, pertanto, - si legge nel comunicato - come l’eventuale chiusura dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente costituisca una perdita irreparabile che colpisce profondamente il nostro Ateneo e la comunità scientifica tutta, nazionale ed internazionale".

 












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