Cancro al seno:la famigliarità non è un fattore di rischio E-mail

La famigliarità, nei casi di cancro al seno non è un fattore di rischio. Per cui le donne che hanno avuto un caso di malattia nella loro famiglia non devono sottoporsi a screening inutili. Sono queste le conclusioni, per certi versi controcorrenti, di uno studio realizzato in Olanda nell'Universita' di Leiden da Geertruida H. de Bock e pubblicato sulla rivista BioMed Central (BMC). La domanda di maggiori test genetici e di screening per il cancro al seno negli ultimi anni è considerevolmente aumentata. Molte donne in particolare si sentono maggiormente esposte alla malattia soprattutto nel caso in cui qualche famigliare dovesse aver avuto nella sua vita episodi tumorali. La ricerca realizzata da de Bock è andata a verificare se, dal punto di vista statistico ci fosse un nesso tra episodi di famigliarità e rischio di insorgenza della neoplasia. Le conclusioni sono evidenti. La famigliarità è collegata al rischio malattia nelle persone che raggiungono i 70 anni di eta' solo per il 13 per cento. Per un'età pari a 50 anni per l'11 per cento, mentre per un'età pari o inferiore a trenta anni solo dell'1 per cento. "Sono percentuali molto basse - ha spiegato de Bock - che non giustificano allarmismo".

 












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