Tumori pediatrici: aumenta la sopravvivenza E-mail

Per i casi rilevati nel 1998-2002, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha raggiunto complessivamente il 78% per i tumori in età pediatrica e l’82% per i tumori dell’adolescente.
Ciò significa che su 100 bambini malati di tumore 78 sono vivi dopo 5 anni dalla diagnosi, e che su 100 adolescenti dopo 5 anni quelli in vita sono 82. Lo studio non ha rilevato differenze statisticamente significative nella sopravvivenza dei bambini e degli adolescenti residenti nelle diverse aree geografiche del Paese. Negli ultimi 30 anni la mortalità per tumori infantili è diminuita costantemente e la sopravvivenza è aumentata in modo corrispondente.
La maggiore sopravvivenza e la riduzione della mortalità tra bambini e adolescenti testimoniano un progressivo miglioramento della prognosi, sia per i tumori pediatrici sia per quelli dell’adolescente. In effetti, oggi le strutture sanitarie italiane non hanno nulla da invidiare ai paesi più sviluppati in quanto a capacità di trattare in maniera adeguata i tumori dei più giovani. Questi risultati sono stati raggiunti all’organizzazione dei Centri di oncologia pediatrica, con il coordinamento scientifico dell’AIEOP e il fatto che tali Centri di oncologia pediatrica sono costantemente impegnati in studi scientifici (studi clinici controllati e randomizzati) per individuare nuove e migliori terapie.
Le previsioni non sono rosee per i bambini tra 0 e 14 anni. Le stime, calcolate utilizzando le informazioni raccolte nelle aree coperte dai Registri tumori e i dati di popolazione forniti dall’ISTAT, indicano che in Italia ci sarà un aumento dei casi tra i più piccoli. Nel gruppo dei ragazzi, invece, i casi passano da 3.974 nel periodo 2001-05 a 3.752 nel periodo 2011-15. Numero dei casi stimati in Italia ogni 5 anni in bambini tra 0 e 14 anni:
2001-2005 : 7.786;    2006-2010:  8.561;  2011-2015:   9.181. "Verosimilmente intervengono fattori diversi - spiega Corrado Magnani, coordinatore scientifico del Gruppo di lavoro AIRTUM - almeno una parte della variazione è da attribuire ai miglioramenti della diagnosi e non a fattori causali. I progressi del servizio sanitario nazionale e delle tecniche di diagnosi e cura hanno fatto sì che molti casi di tumore in passato misconosciuti siano oggi correttamente diagnosticati e trattati. All’opposto, esiste molta incertezza sui possibili fattori causali di questi tumori e sulla proporzione attribuibile a fattori esterni oppure a fattori genetici".

 












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