Nucleare: reattori a fusione ibrida soluzione a problemi energia E-mail
Nucleare: reattori a fusione ibrida soluzione a problemi energia


La "fusione ibrida", una tecnica che unisce elementi della fusione ad altri della fissione, potrebbe essere il futuro dell'energia nucleare. Lo afferma un editoriale pubblicato dalla rivista New Scientist, a firma di due ricercatori inglesi, Julian Hunt e Graham O'Connor. Spesso, affermano gli autori dell'editoriale, si pensa alla fusione "pura" come alla soluzione dei problemi dell'energia, ma potrebbero volerci 50 anni prima che questa tecnica diventi economicamente
sfruttabile. I problemi principali sono che è necessario un nucleo del reattore molto grande, circa 3.300 metri cubi di plasma, e che le pareti del esterne del reattore devono riuscire a sopportare gli intensi bombardamenti di neutroni ad alta energia, e un materiale in grado di farlo non è ancora stato inventato.
"L'energia nucleare ibrda potenzialmente risolve entrambi i probelmi - scrivno i due scienziati - innanzitutto le pareti interne sono in gradi di assorbire i neutroni ad alta energia, evitando di stressare quelle esterne, che quindi possono essere costruite con materiali già esistenti. Inoltre in un reattore ibrido la sfera di plasma può essere molto più piccola perchè l'energia generata dalla fissione può alimentare il nucleo".
La prima a realizzare un prototipo di reattore ibrido potrebbe essere la Cina, che lo ha programmato per il 2020, ma anche in Usa e Gran Bretagna, scrivono gli autori, l'interesse sta crescendo.
 












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