Nucleare: Ibl, 3 proposte per tornate all'atomo E-mail


Nucleare: Ibl, 3 proposte per tornate all'atomo


Oggi le commissioni parlamentari inizieranno l'esame dello schema di decreto legislativo per l'esercizio della delega nucleare. Per l'Istituto Bruno Leoni, organizzazione di Torina tesa a promuovere le ragioni del libero mercato, il testo del governo ha alcuni aspetti positivi, ma presenta significativi spazi di miglioramento. Nel Briefing Paper "Vademecum per il nucleare. Cosa va e cosa non va nel progetto del governo" (PDF), Diego Menegon, fellow dell'IBL, analizza la proposta e avanza tre suggerimenti per migliorarla.
Per Menegon, "occorre che i poteri pubblici predispongano gli strumenti regolamentativi affinché il ricorso alla fonte nucleare sia coerente con il rispetto ed il perseguimento degli interessi pubblici rilevanti quali l'ambiente, la salute e la sicurezza. Spetta al mercato, invece, valutare se, quando e in che misura investire nel nucleare sarà conveniente per i consumatori e per rispondere alle esigenze della domanda". Sempre secondo Menegon, almeno tre aspetti meritano ulteriore riflessione e approfondimento: bisogna anzitutto "ribaltare le regole del dialogo tra poteri pubblici e operatori privati nella definizione delle linee strategiche" in modo da "chiarire la natura di soft law della strategia nucleare" e "garantire la partecipazione degli operatori alla sua definizione". Secondariamente, è urgente accorpare i due procedimenti relativi alla certificazione dei siti e l'autorizzazione degli impianti. Infine, per Menegon, dovrebbero essere gli operatori, anziché un monopolista pubblico, a occuparsi del decommissioning.

 












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