Nucleare, Chernobyl: polemiche sul numero dei decessi E-mail
Continua il dibattito sulle morti causate dalla catastrofe dell'impianto nucleare di Chernobyl, mentre diventa sempre più difficile provare che il disastro è il diretto responsabile della morte di migliaia di persone. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, assieme alla International Atomic Energy Agency, hanno infatti dichiarato che sono solo 56 le persone decedute a causa dell'esposizione diretta delle radiazioni, e che solo 4000 persone moriranno in seguito. Lo riporta il quotidiano inglese Guardian: OMS e IAEA avrebbero anche dichiarato che pochi bambini sono morti a causa delle radiazioni, e che la maggiorparte dei decessi è invece da attribuire a "stress psicologico, radiofobia, povertà e cattive condizioni di vita". Ma diversi istituti di ricerca, che hanno analizzato le aree della Russia, Bielorussia ed Ucraina che sono state più colpite dissentono da questa visione. La International Agency for Research on Cancer, un'agenzia delle Nazioni Unite, parla infatti di 16mila morti causate da Chernobyl, mentre l'Accademia delle Scienze Russa parla di oltre 200mila morti. L'accandemia nazionale delle scienze della Bielorussia riporta invece la cifra di 93mila decessi e 270mila casi di cancro, ed una proiezione della Commissione Nazionale delle Radiazioni Ucraian stima che le morti causate da Chernobyl raggiungeranno le 500mila. "Questa grande discrepanza di dati indica la necessità di uno studio unico con un risultato univoco" ha commentato Linda Walker, del Chernobyl Children's Project. "E' necessario un grande sforzo per comprendere gli effetti completi del disastro, ma finora nessua ricerca è stata condotta".
 












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