Nucleare, Lituania: prossima la chiusura impianto di Ignalina E-mail
L'impianto nucleare lituano di Ignalina è prossimo alla chiusura, e per il paese si prospetta una futura crisi energetica. L'impianto di epoca sovietica è sttao infatti giudicato dall'Unione Europea come "pericoloso quanto Chernobyl", e gli accordi di ingresso della Lituania nell'Unione nel 2004 comprendevano proprio la chiusura della struttura. Ignalina, tuttavia, genera il 70 per cento dell'elettricità prodotta dal paese, e la sua chiusura, prevista alle 11 del prossimo 31 dicembre, potrebbe riportare il paese alle dipendenze della Russia per far fronte alla sua richiesta energetica. "I prezzi delle bollette domestiche aumenteranno del 2030 nel 2010, aumentando l'inflazione di un punto percentuale" ha dichiarato Raimondas Kuodis, economista della banca centrale lituana. "E' un brutto colpo per l'economia del paese. Molti lavoratori potrebbero trovare questo aumento non sostenibile". Preoccupazioni anche per il possibile ritorno ad una dipendenza russa per quanto riguarda l'energia: il primo ministro della Lituania, Andrius Kubilius, ha dichiarato che il paese sarebbe "in una posizione vulnerabile, data la tendenza della Russia a fare pressioni su altri paesi sfruttando le sue risorse energetiche". 
 












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