Rinnovabili: Ge sostiene programma UE per tecnologie smart grid E-mail
General Electric (GE) ha annunciato il proprio sostegno nei confronti della Comunicazione stilata dalla Commissione Europea sugli investimenti nello sviluppo di tecnologie a basse emissioni di carbonio. Le tecnologie smart grid verranno impiegate nell'ambito di una strategia dell’Unione Europea orientata alla diffusione di città intelligenti, che vedrà l'installazione di contatori intelligenti presso l'utenza e l'adozione di tecnologie in grado di ottimizzare la generazione di energie rinnovabili e di favorire veicoli elettrici ricaricabili da normali prese di corrente.
“Con la Conferenza di Copenaghen in corso in questi giorni, questo è il momento ideale per delineare le modalità più adatte a offrire un'energia più intelligente, pulita, ed efficiente”, ha spiegato Ricardo Cordoba, Presidente di GE Energy Western Europe & North Africa. “Una rete più intelligente costituisce un percorso sicuro verso l'integrazione di sistemi di produzione rinnovabili e distribuiti al fine di aumentare i livelli di efficienza nella distribuzione elettrica per fornire agli utenti la possibilità di gestire al meglio le risorse e ridurre i costi”.
Ad ogni modo, secondo GE è necessaria una rivalutazione delle direttive del Piano Strategico per la Tecnologia Energetica (SET-Plan) stilato dall'Unione Europea a supporto di un incremento sostanziale delle attività di test e di ricerca. GE, insieme ad altri operatori del settore tecnologico, ha già provveduto a collaudare, sperimentare e predisporre per la distribuzione molte delle tecnologie che aiuteranno a progettare e ottimizzare le reti intelligenti. La società ha dichiarato che ora è arrivato il tempo di intervenire.
Al fine di implementare il lancio su vasta scala necessario, tutti i Paesi membri dell'Unione Europea devono concordare la modalità con la quale finanziare un investimento da svariati miliardi di euro. L'azione dei singoli Governi trova sicuramente un incentivo nella creazione di posti di lavoro e nelle opportunità economiche che lo sviluppo della smart grid è destinato a portare.
La comunicazione SET identifica in maniera corretta l'esigenza di modelli di investimento e di normative comuni all'intera Unione Europea allo scopo di incoraggiare gli operatori del settore ad adottare soluzioni carbon-smart. I legislatori devono prendere in considerazione casi già sperimentati altrove per determinare e chiarire il ritorno che gli operatori potranno avere dagli investimenti dedicati alla smart grid. Attualmente gli investimenti principali riguardano gli asset primari che portano a ricavi regolamentati lungo tutta la loro vita utile, e in questo senso gli operatori di rete hanno investito. Secondo GE i nuovi modelli di investimento e di operatività che si vanno delineando richiedono nuovi modelli normativi.
“GE è pronta ad aiutare con investimenti tecnologici, competenze e strategie per una distribuzione e un consumo più intelligenti dell'energia", ha osservato Cordoba. “Facendo tesoro di esperienze simili maturate negli Stati Uniti, come ad esempio a Miami, GE possiede tutte le capacità per garantire efficienza, affidabilità e innovazione a supporto dell'introduzione di nuove tecnologie associate alla griglia di distribuzione, come ad esempio i veicoli elettrici, l'accumulo di energia, le pompe di calore elettriche, la generazione rinnovabile o la micro-generazione”.
GE suggerisce inoltre di adottare un approccio ancora più aggressivo nei confronti della smart grid. Grazie alla presenza di tecnologie già largamente sperimentate, è potenzialmente possibile superare gli obiettivi della commissione e avere 25-30 città e metà dei Paesi dell'Unione Europea operanti sulla rete intelligente entro il 2020.
 












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