Nucleare, Università di Perugia conferisce laurea a El Baradei E-mail
Conferita una laurea honoris causa in Relazioni internazionali a Mohamed ElBaradei, direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) e premio Nobel per la pace nel 2005, da parte dell'Università di Perugia. La cerimonia è stata presieduta dal rettore Francesco Bistoni, e ha visto la partecipazione di un nutrito pubblico. El Baradei si è detto "umilmente grato per il conferimento della laurea" e ha la sua concezione della sicurezza a livello internazionale alla luce della sua esperienza di diplomatico e, in particolare, di direttore generale dell'IAEA in un discorso di rigraziamento intitolato “Security in our time”. "Fortunatamente il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama,  e gli altri Capi di Stato, stanno cominciando a capire che le armi nucleari più che rafforzare, minacciano la sicurezza del mondo intero – ha aggiunto nel suo intervento ElBaradei -. Il sistema di non proliferazione nucleare è stato indebolito da quegli stati che insistono sul fatto che le armi nucleari siano vitali per la sicurezza, ma che nessun altro le debba possedere perché potrebbe essere destabilizzante. Uno stato di cose che va cambiato – ha continuato -, dando vita ad un sistema di sicurezza globale che dipenda non dalle armi di distruzione di massa o da sanzioni che colpiscono i deboli e gli innocenti, ma dalla prevenzione dei conflitti".
Al termine dell'incontro ElBaradei insieme a Andrea Ronchi, Ministro per le Politiche Europee, Padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento e l’Ing. Giuseppe Rotunno, Responsabile del Comitato per una civiltà dell’Amore, hanno lanciato un "messaggio di pace per gli uomini di buona volontà per un uso corretto e pacifico dell’energia nucleare".
La presenza del Prof. Mohamed El Baradei ad Assisi sottolinea il grande valore morale della Pace, che sostiene questa iniziativa per un impiego pacifico dell’energia nucleare.
Il messaggio è stato lanciato per sostenere il Programma di conversione nucleare e sviluppo (Megatons to Development), che nasce nel 1987 dall’iniziativa di un gruppo di studiosi italiani, tra cui il fisico Edoardo Amaldi, allievo di Enrico Fermi, per la conversione dell’uranio presente negli arsenali nucleari militari in combustibile di pace, da impiegarsi nelle centrali nucleari esistenti.
Questa tematica è oggi all’attenzione della stampa americana ed è seguita con vivo interesse dai Presidenti di Stati Uniti e Russia.
Il risparmio generato da questo impiego permetterebbe l’avvio di programmi di sviluppo nei Paesi poveri del pianeta, per sostenere un miglioramento delle loro economie concedendo ai loro popoli dignità e fiducia nel futuro.
 












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