Rivelato un piano segreto del governo inglese per aumentare le bollette dell'elettricità dei consumatori britannici, in modo da sostenere le spese dei nuovi impianti nucleari britannici. L'aumento delle bollette, che partirebbe nel 2015, ammonterebbe 44 sterline (43 euro) su un totale annuale di 500. Il piano contraddice le promesse governative secondo le quali "l'energia nucleare non avrà più sussidi pubblici". Lo ha scoperto il quotidiano britannico Guardian, consultando l'azienda di consulenza energetica EIN. L'Office of Nuclear Development (OND), secondo le fonti del Guardian, avrebbe promesso alle compagnie nucleari di portare il prezzo del carbone (ora a 13 euro a tonnellata) a 30 euro per tonnellata, applicando gli standard stabiliti dalla UE. Secondo l'EIN, questo aumento di prezzi corrisponderebbe a bollette più salate per i consumatori inglesi. "Il governo crede che il nucleare possa diventare competitivo solo con un incremento artificiale del costo dell'energia generata dal gas e dal carbone" ha detto un esperto aziendale intervistato dal Guardian. "Le nuove centrali nucleari non ci saranno, a meno che il prezzo del carbone non venga rivisto. Compagnie come E.ON ed EDF sono riluttanti a costruire nuove centrali in Gran Bretagna, a causa del crollo dei prezzi dell'energia. Queste compagnie dovranno decidere i loro progetti qui in meno di un anno, ed ecco perchè il governo vuole agire in fretta per rendere la situazione più appetibile". Dell'innalzamento dei prezzi del carbone si discuterà ad un meeting a Copenhagen previsto per Dicembre, ma politici ed associazioni ambientaliste sono scettici sulle possibilità di accordi significativi. "Sappiamo qual'è il criterio d'investimento delle compagnie" ha detto una fonte governativa. "Se non raggiungeremo un accordo a Copeghagen, lo faremo l'anno prossimo". Intanto, un portavoce governativo ha detto che "attualmente non ci sono piani di innalzamento della tassa sul carbone" senza però specificare programmi futuri.