A Trento i laureati più giovani d'Italia E-mail

All’Università di Trento si taglia il traguardo più giovani rispetto alla media italiana (24 anni per la triennale e 25,4 per il secondo livello), resiste l’esperienza di studio all’estero (19% dei laureati triennali e 29% del “+ 2”) altrove messa in crisi dal nuovo ordinamento e si registra un’elevata mobilità sociale. Per 77 laureati triennali su 100, infatti, il titolo accademico entra in famiglia con loro per la prima volta (hanno entrambi i genitori non laureati). Per quanto riguarda, poi, il giudizio sull’esperienza universitaria, il 92% dei laureati triennali e il 97% dei laureati dei corsi specialistici dell’Università di Trento si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi. A livello nazionale a dirsi “soddisfatto” è l’87% tra i primi e il 90% tra i secondi. Sono alcuni dei dati più significati che emergono dalla X indagine Almalaurea sul Profilo dei laureati italiani. Sono stati messi a confronto i laureati pre-riforma del 2001 e con quelli usciti nel 2007 dall’università riformata.

Il rettore dell’Università di Trento, Davide Bassi, commenta: “I dati di Almalaurea confermano che l’Università di Trento funziona mediamente meglio delle altre università italiane. Ciò per noi è uno stimolo a fare sempre meglio. Le borse di merito, introdotte insieme al nuovo sistema di determinazione delle tasse universitarie, vanno in questa direzione. Vogliono essere un incentivo all’impegno e alla qualità degli studenti. Siamo attenti al livello della didattica e della ricerca e all’efficienza dei servizi. Il grado di soddisfazione degli studenti e l’esito positivo delle loro carriere dipendono da una serie di fattori. All’ateneo di Trento c’è una combinazione favorevole di elementi che favorisce il successo negli studi e che rende l’esperienza universitaria stimolante e arricchente, con una quota importante di giovani che compiono parte dei loro studi all’estero”.

La ricerca ha riguardato quasi 185 mila laureati nel 2007 di 46 Atenei tra i 51 aderenti al Consorzio, tra cui Trento. I laureati dell’Università di Trento coinvolti sono 2.307. Sono suddivisi così: 1.919 laureati post-riforma, di cui 1.437 di primo livello (il 90% “puri”, che hanno cioè cominciato e terminato gli studi nell’università riformata), 453 delle lauree specialistiche biennali e 29 delle lauree specialistiche a ciclo unico. E 388 laureati pre-riforma.

“Revisioni, modifiche in corso d’opera, aggiornamenti e correzioni di rotta proseguono alacremente nel cantiere sempre aperto delle riforme universitarie – commenta il direttore di Almalaurea, Andrea Cammelli -  In questi anni, aggiustamenti e migliorie non sono mancati, assieme a qualche ripensamento e ad alcuni ritorni al passato. Questo Profilo si fonda sulla convinzione che sebbene i numeri non dicano tutto, i dati empirici costituiscano la base indispensabile per ogni accertamento, anche a livello locale”. Lo stato di avanzamento della riforma emerge con chiarezza dall’analisi dei laureati che ne sono il frutto, quelli “puri”.

 

 












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