Clima: al Cnr un meeting sulle ricerche attraverso perforazione del ghiaccio E-mail
Scritto da Enea-Cnr   
Lunedì 12 Aprile 2010 15:46

Studiare l'evoluzione del clima del passato attraverso la perforazione del ghiaccio. E' questo lo scopo dei progetti "TALDICE" ("TAlos Dome Ice CorE) ed "EPICA" ("European Project of Ice Core in Antarctica") presentati in occasione dello Science Meeting che si è aperto oggi (e che si protrarrà fino al 15 aprile) presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). L'evento, promosso dai Comitati Direttivi dei due progetti, riunisce la comunità scientifica ed internazionale per lo studio dell'evoluzione del clima. Nel corso del meeting verranno trattati temi di ampio interesse scientifico e di rilevanza ambientale, quali le conoscenze sul sistema climatico ottenute dalle perforazioni di ghiaccio, la lunga storia glaciale dell'Antartide, il suo contributo alle variazioni del livello del mare e dell'evoluzione della Terra negli ultimi 800 mila anni.


"Questo accade in un momento di grande difficoltà della ricerca italiana nelle aree polari - si legge in una nota del Cnr e dell'Enea - ma è un riconoscimento dell'impegno posto e dei risultati dei ricercatori e del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) in questo campo di studi, in cui l'Italia, partendo quasi da zero, in una quindicina d'anni ha raggiunto una posizione di rilievo internazionale". L'eccellenza scientifica di queste ricerche è stata consacrata dal prestigioso riconoscimento del Premio Cartesio 2007 da parte della Commissione Europea al Progetto "EPICA".
Nel corso dello Science Meeting saranno discusse le strategie future delle perforazioni di ghiaccio nell'ambito dei programmi europei ed internazionali di EuroPICS e IPCS.
"Dalla legge finanziaria del 2006 i fondi del PNRA - scrivono gli enti nella nota - sono stati drasticamente ridotti del 70 per cento ed è improvvisamente scomparsa ogni previsione pluriennale di finanziamento alle ricerche in Antartide. L'Italia ha perso quel ruolo di primo piano che aveva raggiunto nella comunità scientifica internazionale: la ricerca in Antartide produce risultati rilevanti solo grazie ad una collaborazione internazionale basata su una pianificazione strategica decennale e sorretta da una programmazione finanziaria che deve essere almeno triennale. La ricerca italiana è in pratica assente dalle prossime sfide della ricerca delle perforazioni in ghiaccio, e si trova in un ruolo di spettatore e non più di promotore come è stati per i progetti di EPICA e TALDICE". In sintesi, la mancata individuazione delle risorse finanziarie e pianificazione avrebbero tagliato le gambe a un'attività scientifica che ha rappresentato l'eccellenza nella ricerca e nella collaborazione internazionale. "Competenze scientifiche di eccellenza, prima non esistenti in Italia, saranno perse - si legge ancora nella nota congiunta -  e non facilmente rinnovabili: un patrimonio di conoscenze, di giovani ricercatori ed infrastrutture faticosamente costruite nell'arco di 25 anni rischiano di andare definitamente perdute. E' oramai indispensabile che gli organi intervengano con urgenza e determinazione attraverso la riorganizzazione della struttura del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, l'individuazione e la pianificazione di finanziamenti pluriennali adeguati al ruolo del nostro paese e alle nuove sfide della ricerca nelle aree polari, le più sensibili al cambiamento climatico e già soggette a radicali modificazioni ambientali".


 

 












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