Piove sempre meno per colpa dell'inquinamento |
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Giovedì 04 Settembre 2008 13:22 |
In aree sempre piu' vaste del pianeta piove sempre meno, e il rischio siccita' e' uno spettro ormai concreto per una larga fetta della popolazione mondiale. La colpa non e' solo dell'effetto serra, e dei relativi cambiamenti climatici, ma direttamente dello smog industriale e automobilistico. E' l'aumento delle polveri sottili nell'atmosfera, le stesse che costringono i sindaci di tutta Italia a stabilire ogni anno diversi blocchi del traffico, a portare a una diminuzione delle precipitazioni, per complessi fenomeni chimici che avvengono nell'atmosfera. E' la conclusione cui e' giunto un gruppo di ricercatori, fra i quali Sandro Fuzzi dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr), con un articolo pubblicato sulla rivista Science. "Le particelle disperse in atmosfera", spiega Sandro Fuzzi, "sono necessarie per la formazione delle nubi in quanto servono come 'nuclei di condensazione' delle goccioline che costituiscono le nubi stesse. In un ipotetico mondo privo di queste ubiquitarie particelle, le nubi non esisterebbero. Sono le caratteristiche delle particelle atmosferiche che fungono da nuclei di condensazione a influenzare la struttura delle nubi e la loro capacita' o meno di dare luogo a precipitazioni", spiega ancora il ricercatore dell'Isac-Cnr. "Infatti, solo una piccola frazione delle nubi presenti nell'atmosfera da' luogo a precipitazione; le altre evaporano liberando di nuovo in atmosfera il vapore acqueo e le particelle che costituivano i nuclei di condensazione". I ricercatori hanno individuato due effetti dello smog sulle precipitazioni in competizione fra loro: un effetto radiativo, che tende a ridurre la precipitazione, ed un effetto microfisico, che tende ad aumentarla. In sostanza, la sempre piu' massiccia immissione nell'atmosfera di particolato dovuto ai processi industriali, al traffico veicolare e ad altre attivita' antropiche aumenta la piovosita', fino ad un certo livello di inquinamento, ma oltre tale livello la diminuisce. E visto che lo smog tende ad aumentare, il rischio di siccita' e' piu' che concreto. "Da anni si studia la pianura del Gange - spiega ad esempio Fuzzi - e li' si registra gia', parallelamente all'aumento di polveri sottili, una massiccia riduzione delle piogge, che sta avendo pesanti ricadute sull'agricoltura".
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