Nasce l'Agenzia per la sicurezza nucleare E-mail
Martedì 30 Settembre 2008 19:22
Il governo ha infine sciolto la riserva sull’Agenzia per la sicurezza nucleare. Sarà un’apposita struttura incardinata all’interno dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), ma separata da questa sotto il profilo amministrativo, funzionale e contabile, ad assumere compiti e funzioni di “Autorità nazionale per la regolamentazione tecnica e il controllo e l’autorizzazione” ai fini della sicurezza delle attività relative all’impiego del nucleare civile, “la gestione e la sistemazione dei rifiuti radioattivi e dei materiali nucleari e la protezione dalle radiazioni” e “la salvaguardia degli impianti dei materiali, loro infrastrutture e logistiche”. L’Agenzia, si legge nell’emendamento del governo, opera con “indipendenza di giudizio e valutazione” e in piena “autonomia tecnico-scientifica, regolamentare, organizzativa, gestionale, finanziaria e contabile”. Le linee guida e i criteri di funzionamento dell’Agenzia, inoltre, sono stabiliti dal governo. Suo compito è anche quello di mantenere e sviluppare relazioni con le analoghe agenzie di altri paesi e con le organizzazioni europee e internazionali per lo svolgimento dei compiti e delle funzioni assegnate.

In particolare l’Agenzia per la sicurezza nucleare è “la sola Autorità nazionale responsabile per la sicurezza e la salvaguardia nucleare” e in particolare “fornisce un parere obbligatorio e vincolante rispetto alle autorizzazioni rilasciate da amministrazioni pubbliche statali, controlla e verifica la gestione dei rifiuti radioattivi, svolge ispezioni sugli impianti nucleari nazionali per assicurare che le attività non producano rischi per le popolazioni e l’ambiente” e che “le condizioni di esercizio siano rispettate”. L’Agenzia è un organo nazionale composto dal presidente e quattro componente: il presidente e due componenti sono nominati dal ministro dell’Ambiente, gli altri due dal ministro dello Sviluppo economico e durano in carica sette anni. Inoltre, il personale in servizio presso l’Agenzia non potrà superare le 200 unità. Le risorse per i costi di funzionamento verranno fornite mediante la componente A2 di prelievo della tariffa elettrica, ma trascorsi tre anni dalla sua costituzione l’Agenzia fornirà con apposito regolamento tariffe e costi dei servizi forniti.

Sempre in tema di nucleare, il pacchetto di emendamenti presentati dal governo chiarisce una volta per tutte il termine temporale al 30 giugno del 2009 per l’esercizio della delega da parte del governo per la definizione dei criteri di localizzazione degli impianti, delle misure compensative da riconoscersi – con oneri a carico delle imprese – alle popolazioni interessate e per stabilire le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, esercizio e disattivazione degli impianti stessi. Inoltre verrà adottata una procedura unica sul modello dello “one step licensing” Per il nucleare, spiega la proposta di modifica, la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari costituisce “attività di preminente interesse statale” soggetta ad autorizzazione unica anche se mitigata dalla necessaria intesa preventiva con la regione interessata. E “l’autorizzazione deve comprendere la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere, l’eventuale dichiarazione di inamovibilità e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei beni in essa compresi”. E soprattutto, chiarisce ancora il testo, “l’autorizzazione unica sostituisce ogni provvedimento amministrativo, autorizzazione, concessione, licenza, nulla osta, atti di assenso e atti amministrativi comune denominati previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire ed esercire le infrastrutture in conformità del progetto approvato”. Ma c’è dell’altro. A facilitare la realizzazione dei nuovi impianti c’è anche la previsione della possibilità di dichiarare nella delega al governo i siti “aree di interesse strategico nazionale” soggette a speciali forme di vigilanza e protezione e la possibilità del governo di esercitare un “potere sostitutivo” in caso di mancato raggiungimento delle intese con gli enti locali.

Le modifiche del governo eliminano anche la possibilità tramite delibera del Cipe su proposta del ministro dello Sviluppo economico e sentito il ministro dell’Ambiente di stabilire “le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione e di esercizio degli impianti” nucleari per coordinarle con la riformulazione dell’articolo sulla delega al governo in materia di nucleare. Vengono confermate, inoltre, tra le finalità del piano operativo per l’innovazione nel settore energetico (articolo 17), anche la partecipazione dell’Italia ai programmi internazionali sulla ricerca del nucleare come il Gif, il Gnep, Inpro e Iter a cui vengono aggiunti con emendamento “accordi bilaterali internazionali di cooperazione energetica nucleare”. Inoltre il ministero dello Sviluppo economico con decreto potrà stipulare “specifici accordi di programma”. Tra le altre proposte di modifica nel settore dell’energia anche la possibilità delle amministrazioni pubbliche di avvalersi del supporto del Gse sui temi energetici, la soppressione della Cassa conguaglio per il settore elettrico, del Fondo bombole metano e dell’Agenzia nazionale delle scorte petrolifere che verranno trasferite ad Acquirente Unico, Gse e Casa conguaglio GPL e un piano straordinario per l’efficienza e il risparmio energetico che dovrà essere elaborato entro il 31 dicembre 2009 dal ministero dello Sviluppo economico con il supporto di Enea.
 












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